Azimut prepara un dividendo da sogno

RICCHE CEDOLE – Con i tassi d’interesse obbligazionario così anemici, puntare sui dividendi azionari può essere molto redditizio, sempre tendendo presente la differenza di rischiosità e di tassazione (12,5% contro 26%). Secondo una ricostruzione elaborata dal Corriere Economia sulle cedole di prossima distribuzione, stimate e annunciate, dei titoli dell’indice Ftse Mib, in media il listino rende il 3,7%, il triplo del Btp decennale. E in cima alla lista spicca Azimut, on uno yield del 7,6% oltre cinque volte rispetto a quello del Btp a 10 anni.

LE STIME SU AZIMUT – La cedola sarà fissata domani durante il cda del gruppo  finanziario milanese, che secondo il consensus di mercato sarà di 1,4 euro, quasi il doppio degli 0,78 euro di un anno fa. Un risultato possibile grazie al significativo balzo dell’utile che dovrebbe passare da poco meno di 100 milioni di euro a quasi 300 alla fine del 2015.

LA RACCOLTA –
Intanto, il gruppo guidato da Pietro Giuliani ha registrato nel mese di febbraio 2016 una raccolta netta positiva per 422 milioni di euro, raggiungendo 1,1 miliardi di euro dall’inizio dell’anno (qui la notizia). Il dato di raccolta ha beneficiato del consolidamento di Empowered Financial Partners, l’ottava società di consulenza finanziaria in Australia che entra a far parte di AZ Nga. Al netto del consolidamento delle masse amministrate da quest’ultima, il gruppo Azimut ha conseguito nel mese di febbraio una raccolta netta positiva di circa 330 milioni. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine febbraio a 36,2 miliardi, di cui 30,8 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.

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