ITForum Milano / D’Alfonso (Banca Consulia): “i 4 pilastri della nostra crescita”

“Abbiamo deciso di essere all’ITForum Milano per presentare la nostra attività di banca specializzata nella consulenza con un progetto tecnologico di avanguardia, sviluppato con due partner di calibro internazionale quali Eri Bancaire e Price. Abbiamo voluto essere nel punto di incontro dove le istanze collegate alla professione di consulente e di wealth manager si misurano con la nuova normativa e la tecnologia avanzata”. Così si esprime Paolo D’Alfonso (nella foto), direttore commerciale di Banca Consulia, a proposito della presenza della banca alla manifestazione che si svolgerà a Milano, presso Palazzo delle Stelline, giovedì 23 novembre dalle 9.00 alle 18.00, e nell’ambito della quale proporrà un suo workshop.

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Cosa rappresenta per voi ITForum?
Noi pensiamo che l’ITForum sia un contesto privilegiato non solo per presentare la nostra offerta ma anche per confrontarci con le dinamiche di un settore in trasformazione esponenziale. Banca Consulia è un marchio relativamente giovane, ma è nato da un progetto imprenditoriale forte, con l’obiettivo di lavorare in autonomia con un modello di business innovativo che sta anticipando le tendenze, con coraggio, serietà e tenacia.

A questo proposito: come si chiuderà per voi il 2017 e come inizierà il 2018?
Il 2017 per Banca Consulia è stato un anno molto importante, nel quale si è concluso il progetto di piena indipendenza, societaria e operativa. Il 2018 sarà l’anno in cui consolideremo e svilupperemo ciò che è stato iniziato nel corso del biennio. Crescita della nostra rete, sia attraverso reclutamenti che acquisizioni mirate, rafforzamento dell’offerta Gpm, logica evoluzione del nostro processo di Consulenza Evoluta e messa in produzione della nuova piattaforma tecnologica, costituiranno i pilastri dell’attività per il nuovo anno.

Quale sarà l’impatto di tecnologia e nuove normative sul settore, a vostro avviso?
Il settore della consulenza finanziaria e del wealth management avrà nei prossimi anni dinamiche ancora positive. Al di là dei molti studi sul settore che convergono su questa conclusione, riteniamo che gli effetti combinati di normativa, tecnologia e cambiamenti sociali e demografici, ci porteranno in questa direzione. L’indagine annuale di Consob sugli investimenti finanziari delle famiglie italiane ci mostra, per esempio, come sia ancora altissima la percentuale di famiglie che investe solo sulla base di convinzioni proprie o sulla base di consigli di amici e parenti. Per contro, per l’operatore bancario tradizionale sarà sempre più difficile intercettare i bisogni di una clientela sempre più informata ed esigente. Per esempio, sarà complicato gestire nello stesso tempo problematiche connesse con le dinamiche demografiche: da un lato i bisogni finanziari e di passaggio generazionale di una parte della clientela in rapido invecchiamento, dall’altro le istanze di una nuova generazione, con bisogni, possibilità e cultura profondamente diversi da quelli dei genitori.

Quindi?
Assisteremo al progressivo avvicinamento di modelli di business oggi tra loro nettamente separati e, probabilmente, la tecnologia rappresenterà l’acceleratore, il catalizzatore di questa tendenza, con specializzazione e concentrazione quali fattori di successo.

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