Donne consulenti, il 40% degli italiani vi sceglie

“Il 40,3% degli italiani preferirebbe investire in un’azienda o in fondi di investimento guidati da donne. E il 39,9% sceglierebbe un consulente finanziario donna”.

E’ quanto emerge dal rapporto Censis-Assogestioni “Il valore della diversità nelle scelte d’investimento prima e dopo il Covid-19”, dove viene evidenziato quanto siano ridotte le differenze di genere, con donne (42,4%) e uomini (38,1%) favorevoli in quote più o meno uguali.

Questa constatazione non può farci che piacere, perché finalmente si sta iniziando a capire uno, che il mondo finanziario non è solo materia maschile e in secondo luogo che quando parliamo di soldi le differenze di genere, sociali ed etniche assumono ben poca importanza in virtù invece della bravura e della professionalità di chi decidiamo di affidare le nostre finanze.

E parlando di diversity, nel pre Covid-19 il 76,4% dei consulenti finanziari descrive il proprio portafoglio clienti come connotato da una ampia e articolata diversity demografica, economica, sociale, culturale e territoriale ed il 95,1% reputa molto o abbastanza importante la diversity nei rapporti con i clienti. La situazione nel post Covid, come era possibile immaginare, mostra delle difformità rispetto a prima, in quanto l’epidemia, oltre ad aver diffuso la paura, ha generato una grande insicurezza economica ed esistenziale. Ed è per questo che crescerà nella nuova diversity il peso delle disponibilità economiche, con un surplus di difficoltà per chi è più segnato dall’incertezza.

 

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