Consulenti, quanto risparmio sprecato (e quante perdite nascoste)

Una marea crescente da 795 miliardi di euro. A tanto ammonta secondo Deposit Solutions, piattaforma leader nell’Open Banking per i depositi, il volume dei conti corrente nell’aprile 2020 in Italia. La ricerca, riportata da un articolo del Sole 24 Ore, mette in evidenza come si tratti del massimo storico, in aumento del 37,5% dal 2015. Almeno il 68% di questo denaro – circa 15.500 euro per ciascun cittadino italiano – giace inerte su conti senza interessi e una quota minimale (appena il 5%) viene invece dirottata su depositi a termine che un rendimento a scadenza, ancorché limitato, lo offrono comunque.

Una tendenza, questa, che in realtà è condivisa da altri Paesi europei. I cittadini spagnoli, infatti, l’86% del denaro posteggiato su conti corrente e 17.700 euro pro capite. Seguono la Gran Bretagna con il 68% e la Germania (66%). In generale, a livello di zona euro, i cittadini hanno lasciato sui conti corrente il 50% del proprio denaro per un totale di 3.984 miliardi. L’articolo, a firma di Maximilian Cellino, arriva poi a constatare un altro fatto: considerando l’erosione operata dalla pur bassa inflazione di questi ultimi 5 anni (da alcuni chiamata una tassa occulta) la perdita del potere d’acquisto dal 2015 a oggi sarebbe di quasi 22 miliardi per i cittadini italiani e addirittura di 123 miliardi quando si considera l’Eurozona nel suo complesso.

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