Decreto Ristori bis, la proposta di un agente per aiutare i professionisti

Riceviamo e pubblichiamo di seguito un commento inviatoci da un nostro lettore in merito all’articolo Decreto Ristori bis, apertura del Governo a consulenti e agenti

L’Italia rischia 200 mila ORFANI.

Nessuno pensa agli agenti di commercio!

Il Governo rimane miope nei confronti di oltre 230.000 lavoratori, indifferenti nei confronti di chi intermedia quasi il 70% del Pil nazionale e verso una Categoria che vale per l’erario oltre 600milioni di euro all’anno!

Io sono un Agente* e lo Stato si sta dimenticando di me!

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Secondo me i provvedimenti più importanti e urgenti sono:

=-> Fondo perduto calcolato sul calo DA APRILE AD OGGI.
gli agenti fatturano ad aprile le provvigioni del primo trimestre e ultimi mesi 2019 (ed eventuali meri anticipi), il criterio del calo di fatturato va benissimo ma considerare solo aprile esclude di fatto gli agenti* nonostante abbiano vissuto un calo enorme in tutti i mesi successivi e non vedono ancora nessuna ripresa.

=-> Nei ristori che saranno previsti dovranno essere compresi anche gli agenti* che abbiano ricevuto disdetta del contratto in questi mesi.
Gli agenti* non sono protetti dal divieto di “licenziamento” e alcune aziende hanno ridotto i costi in questo modo.

=-> Importo del fondo perduto sufficiente a compensare i ristori pregressi mancati agli agenti (come scritto sopra gli agenti* non hanno potuto accedere al primo fondo perduto ne’ agli attuali ristori).

=-> Sblocco dei fondi derivanti dall’avanzo di bilancio in attivo, richiesto da Enasarco e ancora bloccato dalla mancata risposta dei ministri competenti. (https://www.enasarco.it/2020/06/convocata-lassemblea-dei-delegati-per-estendere-a-264-milioni-complessivi-il-fondo-misure-anti-covid-19)

=-> Sblocco dei fondi FIRR concordato tra le parti sociali a maggio e ancora bloccato dalla mancata risposta dei ministri competenti.
Il FIRR è la “liquidazione” degli agenti* e stanno solamente chiedendo di incassare un anticipo iniziale del 10%.
(https://www.enasarco.it/2020/09/anticipo-del-firr)

Essendo il fondo perduto proporzionale al calo di fatturato non è necessario individuare categorie e codici Ateco a cui concedere un aiuto ma sarebbe automaticamente equo tra chi è stato colpito più o meno pesantemente dall’attuale crisi.

Può essere applicato non solo a tutti gli agenti* ma anche a tutte le imprese e professionisti in quanto se non avessero subito cali di fatturato non avrebbero diritto al bonus.

Può inoltre essere replicato in futuro nel caso di ulteriori necessità.

Una volta individuato un criterio di calcolo comune a tutti, resta al governo stabilire importi, coefficienti e limiti di applicabilità per garantirne la sostenibilità.

Può anche decidere di scalare i bonus già percepiti in modo da ripristinare così gli stessi diritti per tutti (considerato che agenti* e diverse altre categorie ne sono state escluse nonostante il forte calo subito).

*leggasi: Agenti di Commercio, Consulenti finanziari e Agenti in Attività Finanziaria.

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