Maradona, il cordoglio dei consulenti napoletani e non solo

Lo scorso 25 novembre il mondo del calcio è stato scosso dalla notizia della morte di Diego Armando Maradona. Personaggio controverso, ma che, calcisticamente parlando, ha saputo emozionare forse come nessun altro. Ne è la riprova la pioggia di commenti di ricordo sui social, tra i quali anche numerosi pensieri da parte di consulenti finanziari, napoletani e non solo. A titolo di omaggio a questo eterno campione, Bluerating ha deciso di presentarvi di seguito una raccolta dei post dei consulenti finanziari dedicati a Diego. Se volete anche voi lasciare una vostra riflessione, scrivetela nei commenti.

“Cosa dire…da oggi siamo tutti più soli” A.R.

“Se i sogni aiutano a vivere, Diego ci ha aiutato con i suoi gol e per questo gli dobbiamo, come napoletani, essere tutti grati per sempre. Ciao campione” R.R.

“Un saluto a Diego Armando Maradona. Un genio del calcio che ha fatto sognare generazioni”. N.S

“Uomo dalle mille contraddizioni ma dal cuore immenso, un cuore che lo ha portato a fare scelte sbagliate ma che si è unito a quello di noi napoletani”. A.L.

“Ho visto Maradona…innamorato sono e sarò” E.C.N.

“Morto lo stesso giorno di George Best. Era, come lui, una rockstar del calcio”. A.S.

“Nel 1994 il Soccer sbarcava negli Stati Uniti. Che mondiale assurdo! la morte di Escobar, il gol di Owairan, la Germania battuta dalla Bulgaria, i pianti di Baresi e Baggio, Bebeto e Romario, Hristo Stoickov, il gomito di Tassotti, la Nigeria e i nefasti orari delle partite. Avevo 12 anni e il ricordo più bello di quel mondiale è nella foto in basso. Maradona, per tanti, non è sicuramente stato un esempio di vita, ma è stato il più forte di tutti. I suoi mostri si placavano in campo, si metteva a giocare e si divertiva come un bambino. Quello era semplicemente il suo modo di sospendere il tempo. Lasciava il mondo da parte e costruiva l’immortalità accarezzando semplicemente un pallone. Quella corsa verso la telecamera mi accompagnò per tutta quella bollente estate. Dopo 26 anni ripenso al Maradona del ‘94 e a quel bambino. Un dodicenne felice e desideroso di disegnare sogni grazie anche a quell’urlo” G.A.

“Addio al Pibe de Oro. E non ci sono colori per lui”. L.D.

“Io sono giovane e non ho avuto la fortuna di “viverlo” come calciatore…ma chiunque sia appassionato di calcio dovrebbe sentirsi dispiaciuto”. P.D.

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