Capitol Hill, i consulenti ci avevano visto giusto

Tanti si sono espressi, troppe le discussioni e una la conclusione: la rivolta di Capitol Hill e le conseguenti tensioni non hanno spaventato le borse. Ma questo l’avevano già previsto i nostri consulenti, che al sondaggio posto qualche giorno fa su LinkedIn, avevano già individuato la poca influenza delle tensioni USA sui portafogli dei clienti.

In effetti i mercati finanziari hanno continuato a correre: la mattina dopo l’assalto di Capitol Hill l’indice Dow Jones ha rivisto al rialzo il suo record storico – 31.000 punti – e anche l’S&P500 si è mosso in territorio positivo. Performance che potrebbero sembrare sorprendenti ma che in realtà corrispondono a quelli che sono i comportamenti dei mercati.  “La reazione dei mercati non è stata strana, poiché i disordini di Capitol Hill sono il frutto di una contrapposizione sociale che ci aspettiamo possa rientrare una volta insediata la nuova amministrazione”. Così Pietro Giuliani, presidente di Azimut, che in intervista su MF Milano Finanza ha evidenziato come a cavallo di fine anno siano stati due gli eventi molto attesi dai mercati, ossia l’accordo sulla Brexit e la vittoria democratica in Georgia, la quale ha rinforzato di molto la futura amministrazione Biden che in questo modo potrà contare della maggioranza anche al Senato.

Insomma, se il 2021 sembrava aver sancito un inizio abbastanza preoccupante, le cose sembrano volgersi per il meglio. Almeno per quanto riguarda i mercati finanziari.

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