Consulenti, l’importanza di essere educatori finanziari

Avere o meno un consulente finanziario cambia qualcosa? Ad aiutarci nella risposta arriva il nuovo studio di Allianz, “Playing with a squared ball: the financial literacy gender gap”. I dati evidenziano immediatamente come, sì, forse avere un consulente finanziario è una buona idea: la scarsa educazione finanziaria, infatti, costa ad una famiglia italiana quasi uno stipendio all’anno, circa 2.150 euro.

Lo studio di Allianz ha preso in esame circa mille persone tra Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia e  Stati Uniti e il risultato è più o meno il medesimo: la preparazione è poca e la necessità di intervenire al più presto è fondamentale.

L’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e la volatilità dei mercati rappresentano sempre di più un pericolo per il futuro delle persone e delle famiglie che in tema finanziario non hanno alcun tipo di preparazione. Proprio per questo, quindi, la figura di un professionista accanto a sé risulta di estrema importanza per gestire correttamente risparmi ed investimenti.

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