Azimut, la storia di Bruna

Eccoci di nuovo con il consueto appuntamento con “I leader della consulenza“, la rubrica portata avanti da Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, tramite post sul proprio profilo LinkedIn, in cui racconta la storia dei consulenti leader della società. Oggi tocca a Bruna Annibaldi.

“Bruna cresce a Milano con il desiderio di diventare un’attrice comica, sogna fin da ragazza il palcoscenico e quel rapporto così diretto con il pubblico. Seguendo i suggerimenti dei genitori si immatricola però a giurisprudenza. Con coraggio decide di iscriversi ai provini del Piccolo Teatro di Milano. Viene selezionata da Giorgio Strehler e proprio quando era a un passo dal suo sogno, la morte improvvisa del padre e la responsabilità di prendersi carico della famiglia le impongono di cambiare nuovamente strada.

Entra nel mondo bancario giovanissima e il suo responsabile, vedendo in lei molto potenziale a partire delle spiccate doti relazionali, le propone un percorso di crescita all’interno dell’istituto a cominciare dallo sportello.

Per Bruna è una sfida e facendo tesoro di quel potenziale, instancabile, studia e cerca di imparare quanto più possibile dai tanti professionisti che la circondano. Nel giro di poco tempo i suoi sforzi vengono ripagati e diventa responsabile di filiale in quello che era un primo modello di private banking. L’inizio non è stato per niente facile scontrandosi, in un mondo prettamente maschile, spesso con colleghi e soprattutto clienti che sottovalutavano la sua preparazione e le sue competenze.

È qui quando la sua carriera prende il volo. Quella persona che si presentò in banca lasciandole il biglietto da visita non era un potenziale cliente come Bruna pensava ma l’amministratore delegato di un gruppo finanziario internazionale che dopo averla vista all’opera la voleva all’interno della sua società per creare una divisione dedicata ai clienti private.

Entra quindi in Banca d’America e d’Italia (poi Deutsche Bank) e dopo 8 anni passa a Paribas dove contribuisce a creare e rafforzare la parte private in Italia. Dopo 15 anni di ottimi risultati e soddisfazioni professionali decide di passare a Credit Suisse Italy a Milano dove viene premiata più volte come miglior Director per portafoglio clienti. Nel 2015 si sposta in Azimut come wealth manager e director.

Grinta e determinazione in questi oltre 30 anni di carriera non l’hanno mai abbandonata perché prendersi cura del cliente e della sua famiglia è anche questo, farsi carico dei suoi bisogni, degli obiettivi che vuole raggiungere e raggiungerli insieme. Tutto questo però non sarebbe possibile senza la sua spiccata empatia e la sincerità con cui vive ogni relazione.

Certo rispetto al suo sogno di bambina le cose sono andate diversamente, ma guardandosi indietro sono tanti i traguardi che da sola ha raggiunto e di una cosa è certa che non si sbagliava: il rapporto con le persone, che oggi per lei sono più che clienti, è una parte importante della sua vita che le regala molte soddisfazioni”.

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