La necessità di imparare ad essere mentalmente forti. Potrebbe essere questa una soft skill da migliorare per i consulenti finanziari, per essere più performanti sul lavoro e ottenere diversi benefici sotto tanti aspetti. Un aspetto di cui ha parlato Luigi Alaia, private banker di IW Private Investments – divisione Fideuram, in un post condiviso sul proprio profilo LinkedIn:
“Spesso si commette l’errore imperdonabile di confondere l’essere forte, con l’essere mentalmente forte. Essere mentalmente forti non significa essere perfetti. O invincibili. Tutt’altro. Rappresenta magari un elogio della fragilità, che tuttavia richiede la fatica non comune di imparare a guardarsi dentro veramente. Al fine di non dipendere da ciò che è fuori. Da ciò che non si può controllare” si legge.
“Le persone mentalmente forti imparano che bisogna “imparare“ dalle proprie esperienze. E vanno avanti senza attardarsi a rimuginare su errori o rimpianti passati. Così come non permettono alle circostanze esterne di influire sulle proprie emozioni o azioni. Assumendosi la piena responsabilità delle proprie scelte e della propria felicità. Le persone mentalmente forti abbracciano l’inevitabile cambiamento come un’opportunità di crescita e apprendimento, mai come una minaccia. Vivono di sfide , perché le vedono come un modo per costruire resilienza e sviluppare le propria abilità. Le persone mentalmente forti sanno perdonare. Ed andare avanti. Ma il perdono non è scusare il comportamento di qualcuno, ma liberarsi dal peso del risentimento” continua Alaia.
“Ogni successo richiede fatica, impegno e perseveranza. Le persone mentalmente forti insistono di fronte alle battute d’arresto e continuano a lavorare per raggiungere i propri obiettivi. Imparano ad apprendere ben presto che il fallimento è una parte naturale della vita. Forse la più naturale. Ma come tale è anche una benedizione. Una opportunità . Le persone mentalmente forti imparano a guardare avanti, ben consci che sulla strada incontreranno amici e nemici. Consapevoli dell’importanza di saper ascoltare la musica della vita, senza lasciarsi incupire del rumore di fondo dell’invidia altrui”.