Giuliani bacchetta Consob

Anche Azimut spera di impedire le vendite allo scoperto sul suo titolo. La società guidata da Pietro Giuliani (nella foto) ha infatti inviato una nota a Consob per far si che si adottino misure simili a quelle già decise dalla Commissione per gli altri titoli finanziari italiani.

“Nonostante i provvedimenti adottati avessero, con tutta evidenza, l’obiettivo di sottoporre a misure straordinarie le contrattazioni aventi ad oggetto i titoli del settore “finanziario” - spiega la nota - dai provvedimenti stessi è risultato escluso il titolo Azimut Holding e questo nonostante l’indubbia appartenenza del gruppo Azimut al comparto dei servizi finanziari, dal momento che la Holding quotata controlla una compagnia assicurativa di rilevanti dimensioni e diverse società di gestione del risparmio”.

Un’esclusione sottolinea Azimut “che non ha riguardato altri titoli del settore “finanziario” assolutamente equiparabili – avendo anch’essi come quotata la capogruppo e quindi non un’impresa di assicurazione o banca oppure in quanto caratterizzati da un business analogo – che erano invece oggetto dei provvedimenti straordinari adottati dalle autorità di vigilanza”.

Azimut Holding ha quindi formalmente richiesto alla Consob l’intervento al fine di valutare l’adozione dei necessari correttivi e provvedimenti.

Intanto, il gruppo ha registrato nel mese di settembre una raccolta netta di risparmio gestito negativa per circa 25 milioni di euro, in forte controtendenza rispetto ai 129 milioni raccolti ad agosto.

Secondo Giuliani il mese di settembre sarà ricordato per l’improvviso aggravarsi della peggior crisi per il settore finanziario degli ultimi decenni, con andamenti e volatilità dei mercati azionari amplificati dall’emotività di breve periodo. “E quando le tensioni si attenueranno, i titoli azionari che manteniamo nei nostri fondi torneranno a riflettere il valore dell’economia reale. Questo beneficio tuttavia non riguarderà i molti risparmiatori che in questi anni hanno sottoscritto prodotti di finanza strutturata che Azimut non ha proposto ai propri clienti”.

Tra le note positive, c’è il lancio del nuovo fondo comune Alpha Plus, che negli ultimi giorni di settembre ha raccolto circa 190 milioni di euro, in parte da nuova liquidità e in parte da switch da altri prodotti gestiti del Gruppo.

Si tratta di un nuovo comparto flessibile del fondo comune lussemburghese AZFund1 che è completamente decorrelato dai mercati, sia azionari sia obbligazionari, ma è legato, invece, all’andamento dei tassi di breve termine e pur avendo come rendimento obiettivo di base quello dei tassi a breve, non assume alcun rischio emittente, a differenza dei pronti contro termine.

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