Risparmio e investimenti, lo schiaffo della vigilanza alle cripto

Come riporta il sito istituzionale di Anasf, il 17 marzo 2022, l’EBA, l’EIOPA e l’ESMA, le autorità europee di vigilanza (ESAs), tornano, dopo esattamente un anno, con un “Documento di Avvertimento” sulle cripto-valute, con il quale intendono rendere i consumatori più consapevoli sui rischi elevati connessi alle monete virtuali. Le cripto-valute attirano sempre più consumatori. I potenziali vantaggi includono transazioni più efficienti ed economiche e una gamma più ampia di opportunità di investimento, tuttavia, la sempre più diffusa pubblicità ingannevole, il più delle volte trasmessa da influencer sui social, non riflette la reale natura di queste operazioni.

Per questo motivo, alla luce dell’attuale contesto, le ESAs hanno voluto specificare che investire in cripto significa svolgere un’attività speculativa, data l’elevata volatilità, la mancanza di un valore intrinseco sottostante e il pullulare di frodi e truffe online. Ma è soprattutto la mancanza di regolamentazione che dovrebbe rendere cauti gli investitori. Attualmente infatti, in attesa dell’approvazione della proposta legislativa di regolamento sui mercati delle cripto-attività (Regolamento MICA), i consumatori non possono ricorrere a nessuna tutela.

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