Cambio ai vertici di Julius Baer, lascia Collardi

COLLARDI ESCE DA JULIUS BAER

Cambio ai vertici del gruppo svizzero Julius Baer, il cui attuale numero uno, Boris Collardi, lascia l’azienda con effetto immediato in attesa di passare, a metà del 2018, alla concorrente Pictet. Il Cda di Julius Baer ha preso nota delle dimissioni di Collardi, sotto la cui guida dal 2009 Julius Baer, il cui titolo è quotato sulla borsa di Zurigo, ha espanso la propria presenza tramite acquisizioni e crescita organica.

NUOVO APPRODO IN PICTET

Nel gruppo Pictet, Collardi avrà la responsabilità di Pictet Wealth Management (gestione patrimoniale) insieme a Rémy Best, incaricato della supervisione di questa attività fin dal dicembre 2014. Il Cda di Julius Baer ha pertanto nominato Bernhard Hodler nuovo amministratore delegato del gruppo, con effetto immediato e aprirà un processo di valutazione per la ricerca a lungo termine della futura guida del gruppo, come si legge in una nota.

HODLER PROMOSSO A CEO

Ciò sembrerebbe indicare che la nomina di Hodler, ex Chief operating officer e presidente del Management committee della banca e attualmente Chief risk officer di Juluis Baer (oltre che vice-Ceo dal settembre scorso), possa essere una soluzione di transizione. Nei primi 10 mesi dell’anno Julius Baer ha visto le masse gestire salire e 393 miliardi di franchi svizzeri, con un incremento di 57 miliardi, pari al 17% del patrimonio di fine 2016.

NUMERI IN CRESCITA PER JULIUS BAER

Molto bene anche il cost/income ratio che ha continuato a migliorare verso il target a medio termine del 64%-68%, scivolando appena sotto al 69%, contro il 69,1% del primo semestre. Il margine lordo è invece calato poco sotto i 90 punti base, dai 92 punti base dei primi sei mesi, complice un rallentamento dell’attività di trading valutario da parte dei clienti.

COLLARDI LASCIA EREDITA’ POSITIVA

Migliorano infine l’indice di posizione di capitale Bis total capital (21,8% a fine ottobre, contro un minimo fissato al 15% per il gruppo) e il Bis Cet1 capital (16,4%, contro un minimo del 11%), grazie anche al collocamento a settembre di un bond “perpetual” additional Tier 1 da 300 milioni di dollari, con cedola del 4,75%. Questa dunque l’eredità, positiva, che Collardi lascia al suo successore ai vertici di Julius Baer.

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