Fondi hedge, bene nel 2017 ma i problemi non sono del tutto risolti

Rialzo borse fa bene ai fondi hedge

Il prolungato rialzo dei mercati azionari mondiali fa bene anche all’industria dei fondi hedge, con fondi quali Marshall Wace Lpp e Lansdowne Partners Lp che hanno segnato buoni rialzi grazie al fatto che le loro scommesse di lungo periodo sui titoli azionari hanno finalmente pagato. Alcuni, come Pharo Management (UK) Llp e Adar Capital Partners, che hanno scelto di puntare in particolare sui mercati emergenti, hanno registrato ritorni a doppia cifra.

Guadagni a doppia cifra per i migliori

Stock picker come l’investitore miliardario Michael Platt (a cui fa capo BlueCrest Capital Management) è riuscito secondo quando riferisce l’agenzia Bloomberg a offrire ai suoi sottoscrittori un clamoroso bis e dopo il 50% circa segnato nel 2016 ha chiuso il 2017 con un rialzo attorno al 54%. La performance media dei fondi hedge è comunque risultata molto più contenuta e attorno all 7,3%, peraltro quasi doppia rispetto a quella segnata nel 2016 (+4,6%).

Nel complesso guadagni ancora mediocri

Un risultato complessivo che comunque resta insoddisfacente se paragonato sia a risultati di anni come il 2013 (quando i fondi hedge segnarono mediamente un rialzo del 9,3%) sia rispetto alla crescita degli indici di Wall Street: l’S&P500 lo scorso anno è salito del 22% considerando il reinvestimento dei dividendi, il Dow Jones del 25%. Anche perché continuano a deludere alcuni grandi nomi del settore, come Crispin Odey, il cui principale fondo ha chiuso in rosso per il terzo anno consecutivo, accusando una perdita del 20%.

Solo le strategie azionarie hanno funzionato

Colpa anche del fatto, come notano alcuni esperti, che l’unico mercato in cui un grande investitore può rapidamente entrare e uscire resta quello azionario. Così i fondi hedge che seguono strategie diverse da quelle meramente direzionali (ad esempio approcci macro, o sul credito, o sull’attività di arbitraggio) restano ancora “non sincronizzati” col grande rally dei mercati azionari mondiali, per la scarsa gioia dei loro sottoscrittori. Ciò nonostante negli Usa la raccolta è tornata positiva per i fondi hedge, con una raccolta netta di 40 miliardi di dollari nei primi 11 mesi del 2017, dopo i 112 miliardi netti di riscatti nel 2016.

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