Asset allocation, small cap: la rivincita è imminente. Ecco perchè

Negli ultimi due anni, il divario sia a livello di rendimenti che di valutazioni tra azioni small cap e large cap si è ampliato in seguito all’inasprimento della politica monetaria, a tassi di interesse più elevati e ai timori di un rallentamento economico globale. “L’indice MSCI ACWI Small-Cap scambia a un valore prossimo ai minimi degli ultimi 20 anni in termini relativi rispetto alle large cap. Ma al momento, poiché la Fed sembra orientarsi verso un approccio più accomodante, potenzialmente in grado di determinare un allentamento delle condizioni finanziarie, le prospettive per le azioni small cap stanno diventando più rosee“. Parola di Dimitrije Mitrinovicame, gestore di portafogli azionari di Capital Group, che di seguito spiega nei particolari la view.

  1. Si consolidano i fattori di crescita correlati alle infrastrutture globali

Gli impianti di riscaldamento, i prodotti isolanti e le imprese di autotrasporti non sono attività affascinanti se paragonate al mondo sfavillante dell’intelligenza artificiale e alle ultime innovazioni tecnologiche. Eppure, queste imprese industriali di natura più pragmatica stanno attirando la nostra attenzione. Il deterioramento delle infrastrutture statunitensi e la volontà del governo di ammodernarle – dalla rete elettrica alle condutture, unitamente al desiderio da parte delle imprese di poter disporre di filiere più sicure – hanno dato nuova linfa al complesso industriale.

Si prevede che gli investimenti significativi da parte di governi e multinazionali costituiranno una fonte di domanda sostenuta nei prossimi anni. Il governo degli Stati Uniti, ad esempio, ha stanziato 1.400 miliardi di dollari USA da spendere nei prossimi sette anni per ricostruire l’infrastruttura americana e rimodellare il settore manifatturiero, dei semiconduttori e dell’energia.

  1. Le imprese industriali europee che praticano una politica di acquisizioni offrono modelli di business interessanti

Riteniamo che le società europee di prodotti industriali, soprattutto nei Paesi nordici, che ricorrono a operazioni di fusione e acquisizione siano realmente in grado di creare valore. Le imprese industriali che praticano una politica di acquisizioni e che aggregano società sotto un unico cappello hanno dimostrato di poter espandersi in modo redditizio, offrendo rendimenti complessivi interessanti nell’arco di lunghi periodi di tempo tramite una combinazione di dividendi, crescita organica e utili da M&A.

  1. Gli sviluppi in materia di IA presentano delle opportunità

L’evoluzione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo su tutti i settori. Poiché la tecnologia è ancora nelle fasi iniziali, adottiamo un approccio selettivo. Tra le imprese destinate a beneficiare delle fasi iniziali dello sviluppo dell’IA ci sono i fornitori che operano nel settore dei semiconduttori nonché le società di servizi informatici (IT). Uno degli ambiti interessati è la produzione di specialità chimiche, gas e adesivi impiegati nella produzione e nell’imballaggio dei semiconduttori, in particolare per i chip dei server per data center e di memoria. A dominare questo segmento ci sono alcune società giapponesi. Si tratta di attività di tipo monopolistico che sarà difficile smantellare. Nel complesso, l’IA è alla base della crescita del settore globale dei semiconduttori, in quanto necessita di chip per l’elaborazione a elevate prestazioni per eseguire le applicazioni dell’IA e ridurre il calore generato all’interno dei data center.

È probabile che le società di servizi IT ne trarranno vantaggio a breve termine, mentre a lungo termine potrebbero trovarsi in difficoltà, soprattutto laddove l’IA dovesse sostituirsi gli ingegneri di software impiegati dalle stesse aziende.

  1. L’India rappresenta un terreno fertile per le small cap

L’economia in forte espansione, il mercato immobiliare in crescita e l’infrastruttura digitale dell’India rendono il Paese un interessante terreno fertile per individuare le società in rapida crescita. La gamma di opportunità all’interno del panorama delle small cap indiane si è ampliata grazie alle riforme orientate all’imprenditoria e del mercato, che hanno contribuito a favorire l’espansione del credito e a formalizzare l’economia.

Abbiamo inoltre assistito a un incremento del numero di società di piccole e medie dimensioni le cui azioni vengono quotate sui mercati azionari pubblici.

  1. Le banche greche offrono un’opportunità unica

La Grecia ha subito una notevole trasformazione dopo la situazione estremamente problematica del debito che ha richiesto tre salvataggi finanziari dal 2012 al 2015. Oggi il Paese non si trova più in condizioni di difficoltà finanziaria. La Grecia è una delle economie europee in più rapida crescita grazie a una serie di riforme del suo governo favorevole ai mercati, e il suo debito sovrano è stato rivalutato a livello investment grade (BBB/Baa e superiore) dalle agenzie di rating.

Il mercato bancario a carattere commerciale (commercial banking) del Paese è molto diverso ed è passato da circa 25 banche all’attuale manciata di entità. Le banche sono sovracapitalizzate e la concorrenza per quanto riguarda i prestiti risulta contenuta, il che ha comportato una base di depositi a basso costo rispetto ad altri Paesi europei. Nel complesso, le banche greche scambiano a valutazioni interessanti in termini relativi e offrono la possibilità di ottenere dividendi, che potrebbero incrementare i rendimenti azionari complessivi.

Per contro, riteniamo che le banche statunitensi small cap siano più in difficoltà, soprattutto dopo il fallimento nel 2023 di Silicon Valley Bank e di alcune altre banche regionali. Molte sono sovraesposte all’immobiliare commerciale, presentano costi di finanziamento dei depositi più elevati rispetto alle grandi banche e sono vincolate in termini di investimenti in nuove tecnologie.

  1. Possibile rimbalzo del settore delle biotecnologie

Per quanto riguarda le valutazioni nel settore delle biotecnologie potremmo essere giunti a un minimo. Le quotazioni azionarie di questo segmento tendono a seguire i cicli di finanziamento e l’eventuale diminuzione dei tassi di interesse potrebbe fungere da catalizzatore per migliorare il sentiment. La ripresa dell’attività di M&A negli ultimi due mesi sembra lasciar presagire tale cambiamento e cerchiamo opportunità dopo il calo significativo delle valutazioni in seguito all’impennata dei tassi. Mentre l’anno scorso il mercato ha subito il fascino del potenziale connesso ai farmaci contro l’obesità, riteniamo che il ciclo di innovazione e di prodotti sia dinamico per altri tipi di farmaci per il trattamento di una serie di malattie. L’Alzheimer è una di queste. Un’altra area di crescita potenziale è rappresentata dalle aziende che forniscono strumenti e materiali specializzati, necessari ai colossi farmaceutici globali.

  1. Il mercato delle IPO potrebbe sbloccarsi con operazioni a prezzi ragionevoli

Il mercato delle IPO è in grado di offrire opportunità di investimento in modo selettivo in società promettenti a valutazioni ragionevoli. Prevedendo che le principali banche centrali globali siano prossime alla fine del ciclo di rialzo dei tassi, è lecito sperare che l’attività correlata alle IPO possa riprendersi dopo un paio di anni di calma. Nel 2023, in merito al mercato delle IPO, abbiamo inoltre assistito a uno spostamento a livello di area geografica. L’attività più sostenuta è stata registrata dai mercati emergenti più dinamici. L’India, l’Arabia Saudita e la Thailandia hanno registrato un incremento del numero di operazioni, mentre l’Indonesia e la Turchia hanno superato la media quinquennale.

Adottare un approccio misurato

Le small cap sono al centro di molte innovazioni in tutto il mondo: nuove tecnologie, nuovi approcci nel fare affari, nuovi mercati e prodotti. Quello che decenni fa era in gran parte un fenomeno statunitense è diventato più globale, con l’imprenditorialità che ormai prospera in tutti i settori. Ovviamente, la natura stessa delle aziende di piccole dimensioni fa sì che molte di esse possano anche soccombere di fronte all’insorgere di nuove tendenze. Per questo motivo, manteniamo un approccio selettivo e misurato per quanto riguarda i nostri investimenti nelle azioni small cap.

Molte di queste imprese sono inoltre sensibili alle variazioni dei tassi di interesse e al ritmo della crescita economica globale, entrambi difficili da prevedere con certezza. Ci siamo concentrati sulle società con modelli di business unici o che sembrano godere di una buona posizione per prosperare grazie ai trend di crescita secolare di questo decennio. In qualità di investitori che acquistano titoli società per società, abbiamo cercato di trarre vantaggio dalle dislocazioni del mercato e riteniamo che vi siano buone opportunità per acquistare società promettenti a valutazioni che, nel complesso, sembrano molto ragionevoli rispetto al passato.

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