Umbria Jazz “suona bene” per gli affitti brevi: + 4,8% rispetto al 2013

BONUS UMBRIA JAZZ – Quanto incide un evento come Umbria Jazz sul mercato delle locazioni a breve termine? Moltissimo, secondo il Centro Studi di Casa.it, il portale immobiliare numero uno in Italia, che ha preso in analisi l’andamento degli affitti brevi a Perugia allo scopo di misurare le fluttuazioni nel rapporto tra domanda e offerta e di quantificare il peso del “Bonus Umbria Jazz” sui canoni di locazione.

I RISULTATI DELLA RICERCA – Confrontando i dati ricavati dall’analisi con quelli degli ultimi 4 anni, infatti, si nota che la domanda è gradualmente cresciuta col passare del tempo. Rispetto all’anno scorso, nel 2014 la crescita è stata del +4,8%, mentre nel 2013 rispetto al 2012 l’aumento era stato solo del +2,2%. A questi dati corrisponde un’offerta che negli ultimi 2 anni è aumentata in media del 3,5% all’anno.

NIENTE UNIVERSITARI – Più in generale, i tempi del boom nella presenza di universitari fuorisede a Perugia sono ormai un ricordo sbiadito, al pari dei canoni di locazione degli anni pre-crisi, mediamente più cari del 15/20% rispetto a quelli attuali. Perugia sconta forse più di altre città dell’Italia Centrale la crisi del mercato immobiliare: alla fine del 2013, infatti, la città ha visto le compravendite di abitazioni calare del 12% per il secondo anno consecutivo, e ciò di conseguenza ha fatto aumentare l’offerta di appartamenti disponibili per la locazione.

I CANONI DI LOCAZIONE – Tutto ciò ha condotto i proprietari di immobili ad alzare i canoni di locazione a breve durante periodi come Umbria Jazz, ma senza le esagerazioni del passato, accontentandosi di un “Bonus Umbria Jazz” che va dal +6 al +10% rispetto all’affitto richiesto in altri periodi dell’anno. Inoltre il fenomeno si concentra pressoché esclusivamente nelle abitazioni ubicate nel centro storico o in posizione semi-centrale .

OSCILLAZIONI DI PREZZO – Così, affittare un monolocale arredato nelle vie più richieste durante il festival può costare mediamente 340 euro la settimana, mentre per un bilocale è necessario mettere in preventivo un canone settimanale intorno ai 440 euro. Le quotazioni, ovviamente, salgono per le metrature più abbondanti fino ai 680/700 euro richiesti mediamente per i trilocali e quadrilocali. Nelle zone semi-periferiche e periferiche, invece, i canoni di locazione a breve rimangono pressoché invariati, sia a causa di una minore richiesta, sia perché si tratta di quartieri relativamente recenti, cresciuti a seguito del travaso di residenti dal centro storico. Da ciò discende che questa domanda di appartamenti in affitto concentrata nelle abitazioni ubicate nel centro storico, inserite in palazzi d’epoca e arredate in stile, andrà comunque incontro a un costo a notte più vantaggioso rispetto a un hotel di buon livello.

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