Gli italiani hanno riscoperto la vocazione per il lavoro in cucina

ARTE CULINARIA – Che sia per effetto delle radicate tradizioni gastronomiche del nostro Paese o dell’influenza delle trasmissioni che vanno tanto di moda in tv negli ultimi tempi, fatto sta che oggi gli italiani cercano occupazione soprattutto nel mondo della ristorazione. Peccato che le maggiori opportunità siano nell’ambito commerciale, nella grafica e nei call center. E le discrepanze tra domanda e offerta non si fermano qui.

LA FOTOGRAFIA DI SUBITO.IT – Secondo la fotografia scattata dal portale di annunci di compravendita e lavoro Subito.it, le candidature spontanee sul sito a febbraio eccedevano gli annunci di posizioni aperte del 175%, nonostante la richiesta di personale sia inaspettatamente salita del 17% rispetto all’inizio del 2012. Un dato che fa ancora più impressione se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, quando il delta tra domanda e offerta era del 134%.

IL LAVORO SUL WEB – “Dal nostro osservatorio abbiamo l’opportunità di vedere da vicino come il web sia fruito da fasce sempre più ampie di popolazione, sia in termini di distribuzione a livello territoriale sia in termini di età, per i più svariati fini”, ha commentato Daniele Contini, amministratore delegato di Subito.it. “Questo influisce anche sul mercato del lavoro, ambito nel quale, a fronte di una contrazione generale del mercato, Internet si è accreditato nel tempo come strumento immediato e affidabile di ricerca di opportunità dal lato sia della domanda sia dell’offerta”.

LA CLASSIFICA DEI LAVORI – Nel dettaglio, all’inizio del 2013 circa il 16% di coloro che cercavano lavoro su Subito.it aspirava a operare nel settore della ristorazione: di questi, il 27,5% vorrebbe fare lo chef (e il 5,57% l’apprendista cuoco), il 21,15% il barman e il 20,4% il pizzaiolo. Al secondo posto, la categoria dei collaboratori domestici: il 13,4% delle ricerche è orientato a posizioni di badante (52,13%), baby sitter (29,19%), colf (16,51%) o dog sitter (1,30%). Mentre in terza posizione si posizionano gli aspiranti autisti (7%). Un dato che non collima con le posizioni attualmente aperte, principalmente riguardanti responsabili commerciali e agenti di vendita, specialisti It, programmatori, grafici, manager e operatori di call center.

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