Milan, i cinesi ora puntano all’80%

Il presidente Silvio Berlusconi si sarebbe ormai convinto della determinazione dei cinesi a riportare in alto il Milan. Ora in ballo non ci sarebbe più la cessione del 70% del club, ma l’80%

LE TEMPISTICHE – Un’ipotesi, secondo quanto filtra, su cui lavorano i manager di Fininvest e gli advisor del consorzio per rendere più snello il sistema di garanzie sulla restante quota che i nuovi azionisti sono pronti a rilevare nel giro di un paio d’anni, come sarà previsto dal contratto preliminare di compravendita. Alcuni aspetti del testo sono ancora però da definire, e le parti proseguiranno il lavoro nella prossima settimana per concordare il testo definitivo attorno al 30 giugno. Poi, se da Silvio Berlusconi arriverà il benestare alla svolta epocale, il preliminare potrebbe essere firmato il 7 luglio, giorno in cui è in programma il raduno della squadra a Milanello per l’inizio della nuova stagione.

LE CIFRE IN BALLO – Se verrà ceduto l’80% del club (il cui 100% è valutato 750 milioni di euro inclusi circa 200 milioni di euro di debiti), al closing, che potrebbe arrivare alla fine dell’ estate, i cinesi dovrebbero versare a Fininvest oltre 400 milioni di euro, e altrettante risorse dovranno investirle per rinforzare la squadra nel giro di 3-4 anni. Fra qualche mese, quindi, sarebbero i nuovi azionisti di maggioranza a comandare, anche se Berlusconi resterà presidente onorario e l’ad Adriano Galliani continuerà a gestire l’area sportiva (almeno nel periodo di transizione fino alla cessione del 100%), affiancato dall’advisor dei cinesi Nicholas Gancikoff.

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