Intesa Sanpaolo: l’Antitrust multa per 2,5 milioni Rbm Salute e Previmedical

Una sanzione da 2,5 milioni di euro imposta a Rbm Salute, compagnia assicurativa specializzata in polizze sanitarie e parte del gruppo Intesa Sanpaolo, per pratiche commerciali scorrette.

Come ripotano diverse testate, lo ha stabilito l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “dopo aver riscontrato numerosi ritardi nella gestione e nella definizione delle pratiche di rimborso, oltre a difficoltà per gli assicurati a contattare il servizio di assistenza e anche numerosi rigetti non giustificati di richieste di rimborso e di autorizzazioni alle prestazioni sanitarie”, si legge in una nota.

Multa da 1 milione di euro anche a Previmedical, provider di servizi a cui Intesa Sanpaolo Rbm Salute ha affidato la gestione e la liquidazione delle pratiche di sinistro.

La sanzione è arrivata al termine di un’indagine aperta sulla base delle segnalazioni di alcuni clienti e dei controlli dell’Ivass. L’Antitrust ha segnalato che il comportamento di Intesa Sanpaolo Rbm Salute e di Previmedical “integra una pratica commerciale scorretta perché è stato accertato che hanno ostacolato l’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori, rendendo onerosa la fruizione delle prestazioni assicurative. In particolare sono emersi problemi presso la centrale operativa di Previmedical che hanno determinato, a partire dai primi mesi del 2023, l’accumularsi di un numero molto alto di pratiche in attesa di evasione, in notevole ritardo rispetto ai tempi di liquidazione previsti dalle rispettive polizze sanitarie” si legge ancora.

L’istruttoria ha anche evidenziato la responsabilità di Intesa Sanpaolo Rbm Salute “nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sull’attività di gestione dei sinistri da parte del proprio provider, in modo da prevenire e gestire eventuali criticità e garantire ai propri assicurati un adeguato livello di servizio”.

Rispetto al provvedimento annunciato oggi, un portavoce di Intesa Sanpaolo sottolinea in particolare che:

  1. IL PARERE DELL’ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI
  2. Poiché la pratica commerciale oggetto del presente provvedimento riguarda il settore assicurativo, in data 12 marzo 2024 è stato richiesto il parere all’IVASS, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 27, comma 1-bis, del Codice del consumo. Il parere è pervenuto in data 11 aprile 202460 e reca, in sintesi, le osservazioni e valutazioni che seguono.
  3. L’Istituto in prima battuta fornisce un aggiornamento sull’andamento dei reclami e alcune considerazioni al fine di inquadrare e valutare la condotta delle imprese alla luce del complessivo contesto di riferimento.
  4. Viene così riferito che, nel 2023, e in particolare nel secondo semestre, si è registrata una sensibile riduzione del numero dei reclaminei confronti di ISP RBM. Il decremento complessivo dei reclami ricevuti dall’IVASS nel 2023 rispetto al 2022 è stato del 30% (da 952 a 666) ed è riscontrabile in tutti i trimestri dell’anno. L’Istituto riferisce che la tendenza è confermata anche dai dati del primo bimestre 2024, in cui si riscontra un calo marcato (-69%) nel numero dei reclami ricevuti da IVASS rispetto all’analogo bimestre del 2023. Le segnalazioni pervenute a IVASS sono, per lo più, riconducibili a carenze informative da parte dei datori di lavoro e/o dei fondi, delle casse sanitarie o delle società di mutuo soccorso che contraggono la copertura assicurativa a favore dei propri iscritti e relative all’interpretazione delle condizioni contrattuali e al reale ammontare della prestazione assicurativa ai sensi di polizza; dette carenze informative contribuiscono ad alimentare i reclami nei confronti dell’impresa.
  5. Quanto ai dati sui reclami comunicati ad IVASS da ISP RBM, nella Relazione della funzione Audit sui reclami, IVASS evidenzia che questi mostrano nel 2023 una diminuzione del 22% rispetto al 2022. Il Fondo maggiormente interessato dai reclami è stato Metasalute (46% del totale dei reclami), con un numero di reclami in diminuzione rispetto al 2022 (-35%) a fronte della sostanziale stabilità delle teste assicurate. IVASS riferisce che il trend di riduzione dei reclami sembra proseguire anche nel primo trimestre 2024 con una contrazione degli stessi rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente di circa il 34%.
  6. In relazione al malfunzionamento della Centrale operativa del Provider Previmedical, l’Istituto osserva che la pronta attivazione di ISP RBM nei confronti del Provider ha condotto all’avvenuto ripristino del livello di servizio atteso della Centrale alla data del 31 marzo 2023, riscontrabile anche dalla riduzione dei reclami ricevuti dall’Istituto nel corso del 2023.
  7. Sul piano generale, IVASS osserva che la ragione del positivo andamento dei reclami possa ritenersi conseguenza delle diverse iniziative, a carattere sia strategico che operativo adottate, dal gruppo ISP RBM nel tempo, mirate al superamento della criticità iniziali e al miglioramento dei servizi offerti agli assicurati, già rappresentate nella comunicazione inviata da IVASS all’Autorità il 15 novembre23, nonché delle azioni poste in essere dalla Compagnia per rafforzare il monitoraggio dei sinistri gestiti dal Provider.

 

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