Salute in portafoglio

A cura di Francesco Lavecchia, Morningstar

Trump spinge anche l’healthcare americano. Le aspettative degli analisti legate ai benefici che la riforma fiscale promessa da Washington avrà sulle società di capitali muove anche le valutazioni del comparto salute e nell’ultima ottava ha prodotto l’upgrade dei titoli DaVita e Owens & Minor a un Morningstar rating di quattro stelle. Da inizio anno i titoli del settore hanno guadagnato circa il 6%, registrando la seconda migliore performance dietro a quello high tech, ma nonostante questo le valutazioni continuano a gravitare intorno al fair value.
Rapporto Prezzo/Fair value settore salute


 
DaVita leader di mercato. DaVita è leader indiscusso nel mercato americano della dialisi. L’azienda controlla circa un terzo del totale delle cliniche in cui vengono fornite queste cure e insieme al suo principale concorrente, Fresenius Medical Care, forma un duopolio con una quota complessiva del 70%. Gli analisti di Morningstar riconoscono al gruppo una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat) per via delle elevate economie di scala che riesce a realizzare grazie all’estesa rete di centri sanitari. Le dimensioni della sua struttura, inoltre, sono difficili da replicare per i nuovi potenziali competitor (barriera all’ingresso) e garantiscono all’azienda un forte potere contrattuale nei confronti dei fornitori.
DaVita ha recentemente cominciato a espandere le proprie attività di dialisi nei mercati internazionali, ma il principale driver di crescita futura sarà il trend demografico, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’aumento della spesa sanitaria. Gli analisti stimano per i prossimi cinque anni un progresso medio dei ricavi del 5,8% e un margine operativo stabile attorno all’11%. Sulla base di queste aspettative e dei benefici fiscali promessi dalla prossima riforma fiscale il fair value del titolo è stato alzato da 71 a 75 dollari (report aggiornato al 29 giugno 2017).
Niente Moat per Owens & Minor . Sulla revisione del fair value di Owens & Minor (OMI) da 34 a 37 dollari (report aggiornato al 26 giungo), invece, ha giocato un ruolo decisivo l’aumento degli utili previsti in seguito all’annunciata riforma fiscale. “Il gruppo americano opera nell’industria della distribuzione di farmaci, ma a causa delle sue limitate dimensioni e del basso valore aggiunto dei farmaci e medicamenti distribuiti ci aspettiamo per i prossimi cinque anni una crescita del fatturato attorno al 2%, trainata dal costante aumento della spesa sanitaria negli Usa, e margini di profitto stabili”, dice Vishnu Lekraj analista azionario di Morningstar.
“Per essere in grado di mantenere nel tempo una profittabilità superiore alla media, le aziende di questo settore devono avere una quota di mercato dominante in nicchie di prodotto e una rete distributiva molto ampia e OMI è carente su entrambi i fronti”.

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