Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top: “Questa importante scelta governativa potrà fornire una risposta concreta al grande afflusso di liquidità proveniente sul mercato azionario dai PIR e alimentare un circolo virtuoso di nuove quotazioni su AIM, il mercato per la crescita delle PMI. Un incentivo alle imprese che taglia del 50% i costi di IPO nella modalità di credito d’imposta, nella nostra visione e conoscenza del mercato AIM, potrà stimolare significativamente nuove quotazioni di PMI nei prossimi anni con un importante impulso alla crescita della capitalizzazione e conseguentemente del PIL generato colmando l’enorme Gap che allontana la Piazza finanziaria nazionale dalle medie dei mercati europei, in primis Germania ove il rapporto Capitalizzazione su PIL si avvicina al 50% e Francia ove supera l’85%; tale rapporto per l’Italia negli ultimi anni sfiora infatti solo il 30%. Tutto questo dovrà però avvenire a nostro parere stimolando una crescita di qualità, che veda l’ingresso in Borsa di PMI eccellenti nel loro contesto competitivo, con buoni fondamentali e una logica di crescita sana e sostenibile che potrà portare un importante beneficio alla creazione di valore del nostro Paese incrementando il dato occupazionale.
Se la proposta governativa sarà trasformata in Legge, le nostre PMI eccellenti potranno ottenere un vantaggio competitivo anche a livello internazionale e attrarre nuovi investitori istituzionali. Ora occorre aumentare la cultura del mercato dei capitali e la conoscenza delle logiche di investimento che la quotazione porta alle imprese”.
In una Survey condotta da IR Top nel settembre 2016, emergeva da parte di Imprese e Investitori la richiesta di manovre correttive alla scarsa liquidità e alla mancanza di investitori istituzionali specializzati sulle Small Cap. Oggi, a distanza di un anno il contesto AIM è completamente cambiato grazie alla Legge di Bilancio 2017 che ha introdotto i PIR generando una rinnovata fiducia verso questo mercato azionario, una significativa crescita della liquidità che ha superato 1.6 Miliardi di Euro in 10 mesi quintuplicando il valore di riferimento del 2016, la nascita di oltre 50 nuovi fondi PIR dedicati alle Small Cap e performance FTSE AIM positive.
Questi gli effetti della apprezzata manovra governativa, unitamente alla crescita del numero di IPO che ha già quasi raddoppiato il numero complessivo dell’intero 2016. L’impatto dei PIR continua a generare un afflusso di risorse importante sul mercato secondario e si evidenzia ora la necessità di stimolare l’offerta di nuove PMI anche per evitare effetti “bolla” che già in alcuni titoli la “domanda PIR” sta generando in Borsa.
È allo studio la misura del credito d’imposta. L’Osservatorio AIM di IR Top stima costi fissi di advisory che, anche a seconda della complessità delle caratteristiche della PMI, variano nel range di 300.000 – 500.000 Euro, e costi variabili di collocamento di circa 360.000 Euro sulla base di un dato medio di raccolta che si attesta a 7,3 milioni di Euro.
La manovra potrebbe contribuire a raddoppiare le attuali dimensioni del mercato AIM Italia generando un importante incremento del numero di prossime IPO.
AIM ITALIA: LO STRUMENTO DI FINANZA ALTERNATIVA DEDICATO ALLE PMI
Il mercato AIM, il listino di Borsa Italiana dedicato alle PMI, lanciato nel 2009, si caratterizza per minori requisiti in fase di ammissione e adempimenti informativi post quotazione; rappresenta una valida fonte di finanziamento e un acceleratore dei progetti di crescita e competitività delle PMI.
A seguito dell’introduzione dei PIR (Piani Individuali di Risparmio), AIM Italia ha riscontrato una significativa crescita della liquidità e degli investitori specializzati PIR Compliant, oltre che una performance positiva riflessa nell’indice FTSE AIM Italia.
Negli ultimi anni il mercato AIM ha confermato il suo ruolo centrale nel favorire lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle PMI. Le società che hanno scelto la quotazione su AIM Italia riconoscono al mercato un’opportunità che si è concretizzata nella grande visibilità ottenuta sia a livello nazionale che internazionale, che ha permesso di rafforzare il proprio standing con la possibilità di accedere a nuova finanza, continuando a mantenere il controllo della propria azienda.
In particolare, attraverso la quotazione su AIM Italia le PMI:
- ottengono nuovi capitali per implementare i piani industriali;
- migliorano la percezione esterna del proprio brand;
- aumentano la forza contrattuale nei confronti di clienti e fornitori;
- rafforzano lo standing aziendale attraverso il ritorno mediatico;
- colgono opportunità per espandere il business in nuovi mercati;
- accelerano i processi di internazionalizzazione ed M&A.
Il raggiungimento di questi vantaggi di IPO avviene mantenendo la propria autonomia decisionale e gestionale. È ricorrente la percezione che la quotazione su AIM sia l’occasione per riflettere e affinare le strategie, misurare i risultati, conoscere e approfondire l’analisi degli scostamenti a budget e imparare a dialogare con gli investitori.
AIM COME IMPORTANTE VOLANO PER LA CRESCITA DELL’OCCUPAZIONE
Le società AIM Italia nel 2016 offrono lavoro a oltre 16.000 dipendenti, con una crescita in media del +22% rispetto al 2015. I settori che, in media, occupano il maggior numero di risorse sono Healthcare, Industria, Moda e Lusso.