La BoE rialza i tassi per la prima volta da 10 anni

Di Howard Cunningham, gestore reddito fisso di Newton IM (BNY Mellon IM)

Per la prima volta da più di 10 anni la Monetary Policy Committee (Mpc) della Bank of England ha votato in favore di un rialzo dei tassi con una maggioranza di sette membri contro due. Date le dichiarazioni rilasciate in occasione del meeting precedente, i mercati avevano già ampiamente incorporato la stretta monetaria nelle valutazioni degli asset finanziari.

Resta però una domanda: la decisione della Mpc resterà limitata a questo incontro di novembre, o si svilupperà in un vero e proprio piano sostanziale con ulteriori rialzi nel 2018? Inoltre, persiste la possibilità che la crescita del Paese possa deludere a tal punto le aspettative da far considerare la stretta monetaria come un errore imbarazzante da correggere alla prima opportunità.

Le note del meeting e il tono della conferenza stampa suggeriscono che gli ufficiali della MPC siano fiduciosi in merito alle motivazioni del rialzo dei tassi. Ciò però non significa necessariamente che si affretteranno lungo la strada della stretta monetaria. Inoltre ci sono stati due voti contrari, con la previsione di altri due rialzi nel corso dei prossimi 2 anni. Questo è al di sotto delle aspettative dei mercati, pertanto la sterlina ha inizialmente perso terreno mentre i gilt hanno registrato un rialzo. A nostro avviso, invertire il percorso di tagli emergenziali ai tassi è una decisione appropriata, sia per dissipare la noncuranza di chi si aspetta che le politiche monetarie resteranno accomodanti in eterno, sia per segnalare che un eccesso di inflazione non verrà tollerato.

Ad ogni modo non riteniamo che sia imminente un’ulteriore stretta e prevediamo che l’inflazione inizierà presto a calare, anche a fronte dell’incertezza sulla Brexit che potrebbe pesare sull’attività economica.

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