Entusiasmo sull’azionario, meno sul dollaro

A cura di Peter Rosenstreich, Head of Market Strategist di Swissquote
Festeggiamenti in corso sui mercati azionari in vista dell’approvazione finale della riforma fiscale voluta dall’Amministrazione Trump, con gli indici asiatici che hanno seguito i record messi a segno da Wall Street con un mercato Toro che va oltre ogni ragionevole previsione senza che finora si sia verificato un intuibile profit taking che possa mettere al sicuro i guadagni di un anno straordinariamente ricco per chi ha investito sul mercato azionario.
La Banca Mondiale ha aumentato dal 6,7 al 6,8% le stime di crescita sulla Cina per il 2017, mentre il prossimo anno il gigante asiatico potrebbe addirittura superare le previsioni medie di consenso. Anche noi abbiamo migliorato sensibilimente l’outlook su Cina e andamento del renmimbi: il rialzo di 5 basis point del tasso di rifinanziamento Repo e quello sui tassi annuali a medio termine operato dalla Bank of China secondo noi è avvenuto non tanto per affrontare minacce immediate quanto per dare un segnale di avvio di ciclo rialzista attraverso le politiche monetarie, regolatorie e di liquidità.
Considerando l’avvertimento lanciato nelle ultime ore dal Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari per il quale aumentando i tassi si rischia di innescare una recessione nell’economia americana, possiamo concludere che le colombe del dollaro sono ancora vive e vegete e soprattutto in grado di escludere con il loro voto contrario qualsiasi ulteriore rialzo non previsto. Per tale motivo continuiamo a vendere il biglietto verde, almeno nel medio termine, a favore di quelle valute dei Paesi emergenti e del G10 che possono contare su rendimenti più elevati.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!