Ftse Mib, possibile un’inversione ma i rischi restano: I titoli sotto i riflettori

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 22 novembre 2018

Il Ftse Mib continua a mantenersi sempre a poca distanza dai minimi dell’anno che al momento sono rimasti inviolati. Quanto è credibile una reazione più o meno convincente dai livelli attuali?

La mia idea è che al momento non sia ancora fugato il rischio di una rottura al ribasso di area 18.400, ma credo che rimanga al contempo la possibilità di assistere alla formazione di un doppio minimo, a patto che i corsi non scendano al di sotto dei 18.400 punti, supporto di riferimento. In caso di tenuta del suddetto livello si dovrebbe assistere ad un tentativo di inversione con target in prima battuta oltre quota 19.000, dove coincidono la prima resistenza statica e la media mobile a 21 giorni. In seguito il Ftse Mib potrebbe allungare il passo verso i 19.500/19.625 punti. L’eventuale rottura al ribasso di area 18.400, che non mi sento di escludere per ora, profilerebbe una discesa verso nuovi minimi da inizio anno, con la possibilità di assistere alla violazione dei 18.000 punti, con target a 17.750/17.650 punti. Al momento resto alla finestra in attesa di capire se il Ftse Mib riuscirà a difendere o meno la soglia dei 18.400 punti. Credo che in questo momento sia meglio affidarsi esclusivamente all’analisi tecnica, monitorando con la massima attenzione i livelli di prezzo segnalati prima.

Banco BPM ha vissuto un’altra seduta tutta in salita ieri, ma ha chiuso in positivo anche Bper Banca. Cosa può dirci di questi due titoli?

Banco BPM sta guadagnando terreno in vista di un possibile accordo con Cattolica Assicurazioni. Il titolo sta registrando delle reazioni positive e dal punto di vista tecnico sembra ben impostato per un recupero, ma sarà essenziale l’incrocio al rialzo della media mobile a 50 giorni che al momento transita a quota 1,9 euro. Oltre questo livello Banco BPM potrebbe tornare a salire con un target ultimo a 2,35 euro e obiettivo intermedio in zona 2,1 euro. Eventuali acquisti andranno realizzati fissando uno stop loss a 1,7 euro.

Bper Banca si muove sostanzialmente in trading range dalla seconda metà di ottobre intorno a quota 3,4 euro e il movimento laterale vede una resistenza a 3,53 euro e un supporto a 3,28 euro. Oltre i 3,53 euro sarà possibile assistere ad un ulteriore allungo del titolo che potrebbe spingersi verso i 3,75 euro prima e i 4 euro in seguito. Al di sotto dei 3,28 euro invece si potrebbe avere un test dei minimi 2018 a 3,195 euro, per poi guardare a livelli più bassi anche al di sotto dei 3 euro.

Saipem continua ad essere oggetto di forti vendite che stano spingendo i corsi verso area 3,5 euro. La discesa in atto è destinata a proseguire?

I fondamentali di Saipem non sono certo da buttare, ma sul titolo pesa la flessione del petrolio. Una volta testata quota 3,5 euro, il titolo potrebbe avviare una frenata della discesa e, Piazza Affari e petrolio permettendo, potrebbe accennare una reazione che potrebbe riportare i corsi in area 4 euro.
Al di sotto dei 3,5 euro consiglierei di mollare assolutamente la presa su Saipem.

Enel ieri si è fermato a ridosso della parità dopo i rialzi delle quattro giornate precedenti. Qual è la sua view su questo titolo?

Enel nelle ultime giornate si è mosso in controtendenza rispetto al mercato e  ha confermato il superamento della resistenza statica di medio termine in area 4,6 euro. Il titolo ha così portato avanti il movimento di recupero iniziato a metà ottobre con volumi in ascesa rispetto alla media mensile. In area 4,5 euro Enel ha inoltre oltrepassato la trendline discendente di medio termine e salvo un consolidamento laterale che abbiamo già osservato nelle ultime sedute, il titolo potrebbe continuare a muoversi positivamente, Ftse Mib permettendo. Il prossimo target al rialzo lo vedo a 4,8 euro, per poi spostare lo sguardo sull’obiettivo successivo dei 4,93/4,95 euro, con possibile sfondamento di area 5 euro che porterà fino a quota 5,1 euro. A chi volesse valutare interventi long su Enel consiglierei di fissare lo stop loss a 4,53 euro, dove transita al momento il supporto dinamico ascendente di breve termine.

Ci sono dei titoli che sta seguendo con più attenzione di altri?

Sto monitorando Cerved che entrato in una profonda zona di ipervenduto con il ritorno dei corsi al test del supporto statico di lungo termine posto in area 6,4 euro. Nell’ipotesi in cui Piazza Affari dovesse dare vita a qualche reazione, visto che Cerved è stato uno dei titoli più venduti, in caso di ritorno dei corsi sopra quota 7,45 euro, dove troviamo la media mobile a 21 sedute e la resistenza statica di breve termine, potremmo assistere ad un tentativo di allungo anche oltre l’area degli 8 euro. C’è da dire che un eventuale intervento su Cerved si configurerebbe come un acquisto speculativo in quanto basato sull’ipervenduto.

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