Usa, le nuove tariffe sulle importazioni di cognac impattano su Campari e Lvmh

Gli Usa hanno annunciato un aumento del 25% delle tariffe all’import su alcuni prodotti tedeschi e francesi, nell’ambito della disputa che si trascina ormai da tempo con l’Europa per gli aiuti concessi rispettivamente a Boeing (dagli Usa) e ad Airbus (dall`Europa), poi esacerbata dalla digital tax introdotta nel frattempo dalla Francia. I nuovi dazi, che entreranno in vigore a partire dal 12 gennaio, colpiranno tra i vari prodotti anche alcuni vini fermi francesi, il cognac e alcuni brandy.

Negoziazioni sono ancora in corso, che potrebbero portare a rivedere il provvedimento. Gli analisti di Equita vediono possibili impatti negativi su:
Campari: gli analisti stimano che il Grand Marnier che Campari importa dalla Francia in Usa valga circa il 5-6% del fatturato di gruppo e 6-7% dell’Ebit. Il Grand Marnier contiene il 51% di cognac. Sulla base dell`aumento simile deciso a fine 2019 che ha colpito l’import in Usa di Campari e Aperol, gli analisti di Equita ipotizzano un impatto sugli utili 2021 del 3% circa. Titolo a 36x P/E21 (media storica a 3 anni 29x, range 21-36x) e 2.7% FCF yield (media storica 3-4%);
Lvmh: gli stessi analisti stimano che le vendite di Hennessy in Usa valgano circa il 4% del fatturato e il 6% dell’Ebit di gruppo, ma con una bassa elasticità al prezzo che dovrebbe consentire di mitigare in buona parte l’impatto di eventuali tariffe addizionali. Titolo a 36-31x P/E21-22, 110% a premio vs. Stoxx 600 (contro 63% di media).

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