Titolo a monitorare Ubi Banca

La società ha notevolmente migliorato la propria situazione nei primi mesi dell’anno, sia a livello patrimoniale con un miglioramento dei ratios previsti dalla normativa, che dal punto di vista operativo, in virtù di una lieve ma significativa crescita del fatturato.

I progressi fin qui elencati non si riflettono tuttavia in una tendenza altrettanto positiva sul fronte borsistico, che presenta invece un andamento sostanzialmente neutrale, derivante dall’incertezza che domina l’intero sistema economico europeo. Le quotazioni hanno oscillato tra 2 e 4,5 per mesi, senza riuscire a superare né l’uno né l’altro livello critico. Solo la negazione di una delle due pareti del canale così costruito potrebbero mettere in discussione la neutralità della fase attuale, in favore di una rinnovata direzionalità di medio periodo.

Dopo aver rotto il supporto dei 2,2, costruito in occasione dei tracolli di fine estate 2011 e fino a quel momento minimo storico, le quotazioni hanno sorprendentemente interrotto la tendenza negativa di breve periodo e intrapreso un rinnovato trend rialzista. Quest’ultimo ha riportato, seppur momentaneamente, le quotazioni sopra i 2,6, e sembra dimostrare una discreta tenuta, nonostante i molteplici test al relativo supporto dinamico. Per definire i possibili scenari futuri, occorre attendere l’esito del summit europeo previsto per giovedì e venerdì, che sicuramente avrà conseguenze sull’intero settore bancario. In caso di successo, se abbinato alla violazione dei 2,88, si aprirebbero importanti scenari rialzisti con target potenziali di prezzo almeno in area 3,5.

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