Btp, le incognite del nuovo anno 

Il 2019 dei Btp italiani inizierà con le stesse domande e incertezze del 2018. Quello che si sta per chiudere, infatti, è stato un anno di estrema volatilità per i titoli di Stato italiani. Le tensioni tra il governo di Roma e Bruxelles hanno surriscaldato lo spread tra Btp e Bund, portandolo a sfondare ampiamente la quota dei 300 punti base dopo che ad aprile si era abbassato fino a 113. Nel finale dell’anno, con l’accordo raggiunto sul deficit al 2,04%, il differenziale si è sgonfiato in zona 250 punti.

Ma cosa riserverà il 2019? Per Milano Finanza sarà fondamentale il primo semestre: se l’Italia supererà indenne la fine del Quantitative easing all’1 gennaio, la guerra dei dazi e la fine della tregua datata 1 febbraio, la Brexit di marzo e le elezioni europee di maggio, sempre che riesca a reggere il governo Movimento 5 stelle-Lega, allora i Btp potrebbero vivere un rally interessante. Ma al momento si è solo nel campo delle ipotesi. Di certo, per ora, c’è solo l’incertezza.

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