Per Goldman Sachs Wall Street affronta solo uno storno fisiologico

Secondo gli analisti di Goldman Sachs l’indice di ottimismo degli investitori, che misura l’esposizione sul mercato, aveva raggiunto livelli tali da giustificare l’inizio di uno storno correttivo, essendosi ridotto il numero di acquirenti potenziali e visto che le previsioni dei maggiori gestori sono uniformemente orientate al ribasso.

In tutto lo scorso mese di agosto non c’è infatti mai stato un movimento giornaliero dell’indice S&P500 superiore al punto percentuale e gli indici di volatilità (a partire dal Vix) erano scesi su minimi decennali.

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Fisiologico quindi, secondo gli esperti dell’istituto americano, assistere a questa discesa dei listini, a cominciare proprio dall’S&P500, al momento in rapido avvicinanto al test del supporto statico posto a ridosso dei 2.100 punti base. Fino a quanto e, soprattutto, fino a che livello potrà però spingere l’S&P500 Goldman Sachs non lo dice.

Dal punto di vista tecnico, secondo FinanzaOperativa, in caso di violazione dei 2.100 punti il successivo supporto si trova in area 2.050 e, ancora più sotto a quota 1.97o, minimo dello scorso mese di giugno. Oltre 2.150 target invece in area 2.200.

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