Forex, Maiani (Siat): “L’Euro Index rischia un pullback down”

La scorsa settimana il titolo dell’articolo recitava: “Euro Index pronto per iniziare un downtrend” in quanto il benchmark aveva infranto al ribasso un importante supporto, aprendo potenzialmente la strada a “una fase di indebolimento dell’euro nei confronti delle principali divise”. In effetti, l’indice si è indebolito durante la scorsa ottava, mentre evidenzia un andamento più cauto durante le ultime giornate.

Uno strumento per tutti: sull’Euro Index (paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) c’è ora una divergenza ribassista tra l’indice e l’Rsi a dieci settimane.

Il momento attuale è molto delicato perché ci troviamo nel periodo immediatamente successivo a un segnale operativo che è, di conseguenza, quello maggiormente stressante. L’attuale recupero fisiologico sembra aver le gambe corte, ma dobbiamo essere pronti a ogni evenienza per non farci cogliere impreparati.

Lo scenario puramente tecnico di breve periodo rimane dunque ribassista e, per il momento, è ancora probabile un ulteriore e limitato rimbalzo che potrebbe concludersi con un pullback down, seguito ovviamente da un nuovo calo. Leggiamo la tabella alla ricerca di qualche informazione.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, solo nel 21% dei casi (in ulteriore calo rispetto al precedente 24%) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un calo di -2.42 dell’Euro nei confronti del Russian rouble.

Le variazioni weekly sono contenute in ragione del movimento a “V” realizzato durante le ultime sedute. Ancora probabile la realizzazione di un prossimo pull back down, ma il benchmark è quasi pronto a generare un segnale di ripresa. Attenzione alle ultime tre sedute della settimana.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud cerca di rimbalzare appoggiandosi ai recenti minimi. L’Eur/Try recupera dal minimo relativo di 8,45. L’Eur/Rub è in prossimità del supporto dinamico di 89. L’Eur/Nzd consolida da qualche giorno attorno a 1,67 e potrebbe rimbalzare. L’Eur/Nok è ancora in difficoltà. L’Eur/Krw testa ormai il supporto di 1.340 circa. L’Eur/Jpy consolida vicino ai massimi e mette a segno una serie di minimi ascendenti con supporto a 126 circa. L’Eur/Inr sta generando un segnale con il superamento al rialzo di 88 circa. L’Eur/Hkd potrebbe rafforzarsi sopra 9,43/5. L’Eur/Czk è ancora in difficoltà. L’Eur/Brl è intrappolato tra 6,40 e 6,70. C’è molta carne sul fuoco quindi nei confronti della divisa europea.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad cede dopo il mancato superamento di 1,29. L’Usd/Zar verso i minimi di dicembre. L’Usd/Try positivo solo sopra 7,30. L’Usd/Sek indietreggia dopo il test di 8,50. L’Usd/Rub è sul supporto di 73,50. L’Usd/Nok si dirige verso i minimi di gennaio; positivo solo sopra 8,80. L’Usd/Krw potrebbe flettere sotto 1.110/00. L’Usd/Jpy potrebbe generare un ulteriore segnale di peggioramento sotto 104. L’Usd/Dkk potrebbe andare short sotto 6,10. L’Usd/Cny tende a realizzare nuovi minimi. L’Usd/Chf non riesce a mantenersi sopra 0,90 e sta per generare uno short sotto 0,890/85. Anche la situazione del biglietto verde è dunque complessa.

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 13 gennaio relativa all’Eur/Usd. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:

“Short, solo, sotto 1.2110 con obiettivi 1.2000/1950 e 1.1850, poi 1.1700.
Long su tenuta di 1.2120/10 e sopra 1.2270 con obiettivi rispettivi 1.2250/70 e 1.2395, poi 1.2480 e 1.2610/20”.

Nel nostro caso, l’Eur/Usd è sceso immediatamente sotto 1.2110 per poi consolidare attorno all’area 1.2120/10 quindi flettere e centrare il primo obiettivo ribassista di 1.2000/1950. I rettangoli sul grafico evidenziano le aree interessate dalla strategia sopra esposta.

In effetti, l’Euro ha realizzato venerdì scorso un minimo relativo a 1.1953 usd per poi rimbalzare fino a riportarsi in corrispondenza del precedente e importante 1.2110. Pertanto oggi voglio rinfrescare l’analisi.

Chi mi segue da anni, faccio riferimento dall’93, sa benissimo che a me piacioni i grafici puliti e con pochi elementi, ma visto che l’eccezione conferma la regola, ne approfitto proprio oggi.

Le reti presenti sul grafico sono a “scopo pubblicitario” e sono tutte Gann Lines (ovviamente solo alcune) in quanto voglio attirare la vostra attenzione su questa metodologia di analisi. La teoria di Gann mostra input non immediatamente riconducibili ai normali livelli di supporto e di resistenza, statici o dinamici, e hanno il loro perché come si può ben notare anche in quest’occasione. Ora la palla è nel vostro campo…

La divisa europea guadagna terreno e tende a interrompere l’attuale fase ribassista in essere dal giorno dell’Epifania. Non so come mai, ma la Befana c’entra sempre…

Lo scenario puramente tecnico, di breve/issimo periodo, rimane moderatamente ribassista ed è ancora probabile la prossima realizzazione di un massimo relativo, seguito da una nuova gamba discendente. Questa ipotesi potrebbe eventualmente verificarsi entro il fine settimana in corrispondenza dell’area 1.2250/70; precedentemente obiettivo/resistenza nella strategia long.

L’ipotesi ribassista tende tuttavia a venire a meno con il passar del tempo. Direi di procedere in questo modo.

Short in caso di mancato superamento di 1.225/7 e sotto 1.204 con obiettivi rispettivi 1.204 e 1.195, poi 1.181 e 1.170/65.

Long sopra 1.227 con obiettivi 1.239 e poi 1.248, poi 1.261/2 e 1.285.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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