Mercati: ecco perchè l’azionario Usa non è ancora a fine corsa

Malgrado i recenti record sui listini azionari Usa, il momentum rialzista potrebbe essere ancora lontano da un suo esaurimento: il Bloomberg Cumulative-Advance Decline Index per l’S&P500 che misura l’ampiezza dei movimenti dei titoli quotati all’interno dell’indice, ha chiuso ieri ai massimi storici, di pari passo all’indice stesso”. A farlo notare è Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Parnets Sim, che spiega come “Questo rappresenta un segnale positivo per la prosecuzione del rialzo malgrado le ovvie inquietudini sulla crescita economica ben rappresentate dal recente rialzo nei rendimenti sui mercati obbligazionari”.

A sostenere il buon momento del comparto azionario americano, aggiunge poi Palatiello, c’è una buona stagione di trimestrali, con oltre un quarto delle maggiori aziende che hanno già pubblicato i risultati e di queste l’81% di quelle quotate allo S&P500 ha dato risultanze migliori delle attese (a raffronto in Europa questa percentuale si attesta al 58% mentre in Asia la stagione delle trimestrali è appena iniziata).

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