Asset allocation Europa a un bivio: come agire sui portafogli

L’Europa potrebbe entrare in recessione (magari soft)? Il rischio non è ancora del tutto scongiurato. L’economia europea è stata travolta di una crisi energetica e inflazionistica che ha pochi eguali nella storia: i debiti crescono, la disoccupazione aumenta e molte imprese sono a rischio fallimento. In questa situazione il ritorno del fiscal compact così come sperimentato in passato (nel 2024 potrebbe tornare) affonderebbe definitivamente l’economia (la Commissione sta comunque discutendo la sua revisione).

L’Europa si trova storicamente di fronte a un bivio

La sopravvivenza passa attraverso un cambio di direzione di marcia e di velocità a 180 gradi. Cosa serve allora alla rinnovata Europa politica ed economica? Sicuramente la definizione di obiettivi strategici, dei mezzi e dei percorsi per ottenerli, prendendo atto che le culture politiche e gli interessi economici dei 27 Paesi dell’Unione sono troppo diverse per affrontare le sfide poste dal confronto con la Russia e con le due superpotenze USA e Cina. Ma ci vuole tempo.

A breve occorre invece definire un compromesso che metta fine alla guerra in Ucraina. Il cambiamento dei rapporti di forza politici ed economici mondiali imporrà come inderogabili anche alcuni interventi. Tra questi ci sentiamo di suggerirne alcuni:

  • la BCE dovrebbe modificare il suo target di inflazione al 2%, ormai irrealistico;
  • nonostante la crescita dei prezzi la BCE non dovrebbe attuare manovre restrittive, perché l’inflazione è molto da costi e poco da domanda. Forti strette monetarie strozzerebbero infatti la fragile ripresa economica, riducendo solo di poco la crescita dei prezzi. Nonostante i forti e ripetuti aumenti dei tassi e la flessione del prezzo del gas, l’inflazione sta infatti rialzando la testa;
  • i tassi di interesse reali dovrebbero rimanere negativi il più a lungo possibile, favorendo l’investimento privato nell’economia reale;
  • la BCE dovrebbe assorbire il debito degli Stati conseguente all’aumento dei prezzi dell’energia, senza la paura di aumentare ulteriormente il suo bilancio;
  • la BCE dovrebbe decidere di cancellare i debiti degli Stati presenti nel suo bilancio, come proponeva l’ex Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e come tra l’altro propongono 100 autorevoli economisti in Europa e in Italia, in modo da ridare “fiato fiscale” ai governi e agevolare così gli investimenti pubblici, indispensabili per la ripresa. La cancellazione dei titoli di debito acquistati dalla BCE (un quarto circa dei debiti complessivi degli stati dell’eurozona) non comporterebbe nessun danno per il settore privato e neppure un trasferimento di risorse tra gli stati;
  • la Commissione dovrebbe deliberare un nuovo fondo fiscale comune e permanente basato su una filosofia analoga a quella del Next Generation EU, di ammontare pari ad almeno il 10% del PIL dell’Europa (circa 1.700 miliardi di euro);
  • cancellazione del fiscal compact, adottando invece la golden rule, ovvero permettere ai singoli stati di investire per la crescita anche ricorrendo a deficit.

Qualcosa si sta muovendo in questa direzione e vogliamo essere ottimisti. Guardiamo quindi con fiducia agli investimenti in Europa che, lo ricordiamo è all’avanguardia nel mondo in tutti i settori manifatturieri e industriali.

L’asset allocation in questo scenario

Largo quindi agli investimenti nei titoli di quelle società interessate dagli investimenti del NGeu (che magari verrà pure ampliato), continuando a privilegiare in particolare quelle imprese che operano nel settore della digitalizzazione di prodotto e di processo, della cyber security, della trasmissione di dati su rete fissa e/o mobile. E tutte le imprese la cui attività riguarda la rivoluzione verde, da quelle locali a quelli nazionali, senza dimenticare tutte quelle che operano nel settore delle infrastrutture e della cura alla persona.

A cura di Antonio Tognoli, responsabile macro analisi e comunicazione di Cfo Sim

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!