Come detto nell’articolo precedente l’unico elemento mancante all’indice Ftse Mib per configurarsi a tutti gli effetti come rialzista è la volatilità ossia giornate di rialzo consecutivo da +3%,+4%,+5%. Sta dunque per verificarsi a giudicare dalla giornata di ieri (+2%) anche quest’ultima condizione?
Fig 1. Future Ftse Mib – Grafico settimanale
Non dovremo aspettare molto per saperlo: come detto se vi saranno giornate consecutive del tenore di quella di ieri vi sarà anche l’elemento volatilità e verrà finalmente decretato il verdetto: il laterale precedente sarà stato un’enorme accumulazione.
Non è ancora così evidente l’eventuale accelerazione rialzista per il Dax. Sì, è vero che ha superato da tempo il suo massimo del 2022 di 16.290,19 punti ma non ci si è staccato di molto per ora. Tale livello può quindi rappresentare una base di partenza da cui prendere lo slancio rialzista (Figura 2)? Oppure no? Anche qui lo vedremo e non ci vorrà molta pazienza perché saranno determinanti eventuali giornate consecutive di forte rialzo che allontanino i prezzi da tale base.
Fig 2. Dax Index – Grafico settimanale
Stesso discorso e massimo (4.415,23 puni) finalmente superato anche per l’indice Euro Stoxx 50: a parità di condizioni anche qui ci potrà essere una rampa di lancio dimostrata dal susseguirsi di consistenti variazioni positive (Figura 3).
Fig 3. Euro Stoxx 50 Index – Grafico settimanale
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp