Investindustrial Foundation ha lanciato il progetto “Anna Bonomi Women Award”, grazie al quale 18 studentesse con i requisiti necessari per usufruire di un supporto economico potranno frequentare un corso di laurea triennale presso l’Università Bocconi. Le borse di studio, per cui è previsto un iniziale contributo pari a 1,5 milioni di euro, vogliono essere un mezzo per proseguire l’iniziativa benefica lanciata agli inizi degli anni ’40 dalla “Signora della Finanza”, come Anna Bonomi veniva chiamata, con la creazione delle Carline a Milano. L’istituto si è occupato negli anni dell’educazione e assistenza delle bambine in difficoltà e questo profondo impegno nel sociale è valso alla Bonomi l’ottenimento dell’onorificenza Croce Pro Ecclesia et Pontifice da parte della Santa Sede.
L’imprenditrice è stata una figura di primaria importanza per Milano, contribuendo in modo significativo al progresso della città realizzando opere immobiliari prestigiose come il grattacielo Pirelli o la prima città satellite del capoluogo lombardo, Milano San Felice. Fu artefice della ricostruzione del Teatro alla Scala e del Conservatorio di Musica e per questi motivi ricevette nel 1968 il titolo di Cavaliere del Lavoro. L’impegno di Anna Bonomi a livello internazionale, con la costruzione di innovativi complessi immobiliari a Parigi, Montecarlo e Città del Messico, le consentì peraltro di ricevere la medaglia dell’“Orden Mexicana del Águila Azteca”, la più alta decorazione concessa a cittadini stranieri in Messico. A vent’anni dalla morte dell’imprenditrice, Investindustrial Foundation ha deciso quindi di ricordare la sua figura mettendo a disposizione un contributo che coprirà tutti i costi sostenuti dalle studentesse, dalla retta universitaria ai libri di testo fino ad arrivare alle spese di vitto e alloggio che, in una città come Milano, incidono notevolmente sui costi mensili che gli studenti fuori sede si trovano a sostenere. L’obiettivo è quello di promuovere la leadership femminile nel mondo degli affari e nella società italiana in generale, andando a colmare un gap che rimane elevato per le diverse opportunità di carriera delle donne rispetto agli uomini.