L’incubo degli under 50, nessuna integrazione al minimo in futuro per le pensioni di piccolo importo

DOMANDA – Leggo che in futuro le pensioni di piccolo importo non saranno integrate al minimo come avviene oggi. E' vero? Come porvi rimedio?

RISPOSTA – É vero, alle pensioni di vecchiaia liquidate con il sistema contributivo non spetta l'integrazione al trattamento minimo come avviene oggi. Il problema, come tanti altri purtroppo, finisce per essere caricato sulle spalle degli under 50 attuali, che spesso versano contributi di importo non adeguato. E' ancora vivo il ricordo di quando, il 5 ottobre 2010, l'allora presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua affermò, per poi fare immediatamente retromarcia, che "se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale". La soluzione passa per la previdenza integrativa individuale e/o collettiva. Poiché è altamente probabile che nemmeno questi pilastri saranno sufficienti a garantire una vita dignitosa ai futuri pensionati di certe gestioni previdenziali, come quella dei parasubordinati, esistono delle proposte di modifica normativa come per esempio quella che prevede di erogare in ogni caso il trattamento minimo a chi ha raggiunto un'anzianità contributiva di un certo numero di anni. Così da evitare il rischio di vedere in futuro pensioni di importo inferiore a quello dell'assegno sociale.

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