Aliquote Tasi e Imu, sono pochi i Comuni che hanno deciso

Secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, solo 1 comune su 4 hanno finora deliberato le aliquote Tasi e Imu. In tutto circa 1.937 le delibere pubblicate finora dal ministero dell'Economia.

ACCONTO SENZA ALIQUOTE – Il quadro di finanza locale è ancora incerto e i Comuni hanno tempo fino al 30 luglio per decidere i livelli del Fisco immobiliare. Anche quest'anno, insomma, il conto totale sarà definito quando i proprietari (e gli inquilini, quando il Comune decide di applicare la Tasi anche a loro) avranno già pagato gli acconti del 2015. Per la prima rata, infatti, i termini scadono il 16 giugno e, come sempre accade nelle imposte locali sugli immobili, gli importi da versare saranno pari al 50% di quanto chiesto dalle aliquote dell'anno prima.

PICCOLI RITOCCHI – I conti più impegnativi, continua ll Sole 24 Ore, si faranno a dicembre, come mostra un censimento diffuso da Confedilizia secondo cui solo 31 capoluoghi italiani hanno approvato le nuove aliquote Tasi, ma solo in 10 le hanno cambiate rispetto allo scorso anno: si tratta di piccoli ritocchi al ribasso (come a Barletta, dove l'aliquota sull'abitazione principale passa dal 3,3 al 2,7 per mille, o a Mantova dal 2,4 al 2,2) o al rialzo (a Modena si passa dal 3,1 al 3,3, a Sondrio dal 2,1 al 2,5 per mille). Solo tre città hanno rivisto l'Imu.

SCADENZA DI GIUGNO – Già per la scadenza di giugno, però, sono molti i proprietari che dovranno rimettere mano alla calcolatrice: tutti coloro per i quali la situazione immobiliare è cambiata, infatti, dovranno applicare le aliquote 2014 alle loro proprietà di quest'anno, e una chance in più è offerta nei Comuni che avessero già deciso aliquote più leggere rispetto a quelle dello scorso anno: se l'aliquota è più bassa, infatti, i contribuenti possono già applicarla per l'acconto, per evitare di “anticipare” una fetta dell'imposta da conguagliare a dicembre.

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