“La definizione di un indicatore in grado di misurare la performance del segmento immobiliare corporate in Italia conferma la volontà della nostra associazione di dare un concreto contributo ad accrescere la trasparenza dell’industria del real estate”, spiega la presidente di Assoimmobiliare Silvia Rovere (nella foto). Grazie alla straordinaria partecipazione degli associati è stato possibile raccogliere anche i dati relativi ai fondi immobiliari riservati, consentendo così la creazione di un benchmark di riferimento per il mercato”.
L’indice serve a misurare la redditività del segmento immobiliare corporate. Quindi nasce per orientare le scelte di investimento, valutare le performance dei gestori, accrescere la trasparenza e l’attrattività del settore nei confronti degli investitori sia italiani che internazionali.
Analizzando gli investimenti corporate in Italia emerge come il volume di transazioni del 2018 sia stato di 8,6 miliardi di euro (a fronte degli 11 miliardi di euro generati nel 2017), prevalentemente rappresentati da cespiti direzionali e commerciali. In merito alla provenienza dell’investitore, nel corso del 2018 è stata per il 64% estera (5 punti in meno rispetto all’anno precedente).