La “Grande Unipol” rimandata a settembre

PROROGA A SETTEMBRE-OTTOBRE – La Grande Unipol slitta a fine settembre-inizio ottobre. Questa la data della proroga che la holding del gruppo Ligresti chiederà alle banche per l’accordo di riassetto del debito e alla compagnia assicurativa bolognese per il contratto di esclusiva finalizzato alla fusione a quattro con MilanoAssicurazioni e FonSai. Lo ha detto alla stampa una fonte a margine di un’assemblea della Milano Assicurazioni, spiegando che “ci sarà per forza una proroga, siamo costretti, non possiamo fare altro. Andremo a fine settembre, o addirittura a ottobre”, ha aggiunto. “Per forza va fatta questa richiesta. Siamo troppo vicini al termine del 20 luglio previsto originariamente”.

CDA DI PREMAFIN GIOVEDI’ – Il cda di Premafin dovrebbe riunirsi giovedì in concomitanza con la decisione della Consob sui prospetti degli aumenti di capitali di FonSai e Unipol, passaggi chiave per la costituzione della Grande Unipol e quindi per la ripatrimonializzazione di Premafin.

FITCH – Alla luce dell’evoluzione dei fatti, l’agenzia Fitch ha fatto sapere che rimuoverà i rating sulla solidità finanziaria di Fondiaria-Sai e della controllata Milano Assicurazioni – pari entrambi a B+ con prospettive in evoluzione – in quanto non dispone di informazioni pubbliche sufficienti, e ha sottolineato che non fornirà più rating né copertura analitica sulle due compagnie.

L’ASSEMBLEA DI MILANO ASS – Intanto oggi l’assemblea degli azionisti di Milano Assicurazioni ha ha eletto il cda e il collegio sindacale per il triennio 2012/2014. In particolare sono stati nominati 12 amministratori: Paolo Arbarello, EnricoDe Cecco, BarbaraDe Marchi, Emanuele Erbetta, Giuseppe Lazzaroni, Nicola Maione, Nicola Miglietta, Ugo Agostino Milazzo, Piergiorgio Peluso, Massimo Pini, Antonio Salvi e Alessandra Talarico.  L’assemblea ha poi scelto per il collegio sindacale Giuseppe Angiolini come presidente, Giorgio Loli e Antonino D’Ambrosio nel ruolo di sindaci effettivi e in quello di supplenti Francesco Bavagnoli, Claudio De Re e Michela Zeme.

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