Jackfly: il valore dei promotori “mercenari”

PROMOTORI MERCENARI – Ci sono promotori finanziari che ogni tre anni cambiano casacca per ottenere, dalla nuova banca, un bonus del 3% sul proprio portafoglio clienti. Questo permette loro anche di riequilibrare i guadagni complessivi. Le banche, pur di reclutare,  pagano questo 3%, (questo significa andare in pari in 36 mesi), anche se sanno benissimo che “chi di bonus ferisce di bonus perisce”, e quindi lo stesso promotore che è arrivato da loro con le sue belle masse, dopo tre anni può salutare e andarsene allegramente, proprio per questo le reti di vendita vincolano i promotori per almeno tre anni. Alla fine però,  si tratta di un gioco a somma zero: le stesse reti di vendita si scambiano gli stessi promotori finanziari, tutte con un 3% in meno sul bilancio per i bonus e con lo stesso numero di promotori in rete ma con gli ultimi più felici degli altri. Le reti di vendita non guadagnano sui mercenari ma l’articoletto con i nuovi reclutamenti che non gli renderanno nulla se lo guadagnano. 

CLIENTI MOLTO FIDELIZZATI – Ora, a qualcuno potrà anche venir voglia di fare un po’ di paternale moralistica a questi promotori mercenari. Ma in realtà, bisognerebbe fare molta attenzione. Perché? Semplice: I promotori mercenari sono quelli che dimostrano di avere clienti molto fidelizzati, e quindi che sanno lavorare meglio con  loro.  Sono dunque quelli che continuano a tener vivo il rapporto sano con i clienti, in un momento in cui tutto il settore non sembra far altro che mettersi sempre più nei pasticci. Sono quelli che si “sbattono” per ricercare per i propri clienti prodotti, soluzioni e consulenza veramente efficace e che non passano le loro giornate in porto, tanto, in fondo, chi li sposta? Come dire, spesso sono dei veri e propri “N.1” nel loro settore. E se riescono a guadagnare di più, se lo sono guadagnato tutto.

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