Cosa lega Etf ed emerging markets?

Avete appena allargato la gamma degli ETF FTSE RAFI; quale reale valore aggiunto ottiene un investitore che sceglie la ponderazione sui fondamentali invece della tradizionale capitalizzazione di mercato?
Il valore aggiunto offerto da un indice basato sui fondamentali invece che sulla capitalizzazione di mercato è stato confermato dai risultati di performance registrati dai nostri ETF FTSE negli ultimi due anni. Non si tratta sicuramente di risultati inattesi, in quanto erano già stati registrati nei nostri cinque anni di esperienza negli USA, dove PowerShares oggi occupa il quarto posto tra i maggiori provider di ETF sul mercato in termini di attività con oltre 150 ETF quotati.
In sintesi, gli indici costruiti sui fondamentali, ovvero gli indici FTSE RAFI, misurano il valore reale di ogni società sulla base di variabili dei fondamentali (patrimonio netto, flusso di cassa, fatturato e dividendi) che non sono condizionate dalle fluttuazioni come gli indici basati sulla capitalizzazione di mercato. Inoltre, gli indici basati sui fondamentali sono influenzati solo in misura limitata dai movimenti di breve periodo dei mercati finanziari e mirano a non sovrappesare i titoli sopravvalutati, come spesso avviene negli indici ponderati sulla capitalizzazione di mercato.
A nostro parere, l’attuale contesto di mercato e la situazione economica futura enfatizzano l’importanza di identificare aziende con bilanci solidi. A fronte di ciò, i nostri ETF diventano un “must” per il portafoglio della clientela.

I nuovi prodotti si concentrano anche sui Mercati emergenti. Per quale ragione avete deciso di trattare quest’asset class?
La maggior parte degli economisti ritiene che i mercati emergenti rappresenteranno il principale sostegno dell’economia globale nel 2010 e anche negli anni a venire. Senza entrare nelle varie argomentazioni alla base di questa teoria, gli esperti ritengono che le economie più sviluppate (Europa, America e Giappone) siano gravate dal peso di debiti e debolezza fiscale. Inoltre, dipendono in misura eccessiva da livelli elevati di spesa al consumo e un vigoroso mercato immobiliare, mentre ora stanno lottando per restare a galla dopo la stretta creditizia. Per contro, molti mercati emergenti stanno attraversando un periodo di solidità in termini di performance finanziaria, grazie al miglioramento del tenore di vita della popolazione, pur partendo da un livello molto basso.
Un posizionamento adeguato nei mercati azionari dei Paesi emergenti rappresenta un’interessante opportunità nel medio-lungo periodo, ma gli investitori devono anche scegliere con cura lo strumento finanziario di cui si avvalgono.
L’ETF PowerShares FTSE RAFI Emerging Market rappresenta una soluzione perfetta in termini di risultati e trasparenza, sia per investire in questi mercati che per aumentare la diversificazione delle posizioni esistenti, sfruttando appieno i vantaggi dell’utilizzo di un indice basato sui fondamentali nel proprio portafoglio.

Cosa pensa del ruolo che stanno assumendo gli ETF sul mercato?
Il segmento degli ETF è ancora un giovane rispetto al tradizionale settore dei fondi comuni. Tuttavia, a fronte dell’esperienza statunitense, conosciamo già alcune “tappe” del cammino degli ETF. In generale si posso identificare tre fasi:
Fase 1 – Gli ETF come veicolo efficiente per avere accesso al mercato. All’inizio i provider di ETF mirano soprattutto ad ampliare il numero di asset class coperte. Grazie all’efficienza degli ETF, i clienti sono in cerca di opportunità per coprire non solo i principali/maggiori mercati ma il mondo intero, dal singolo paese dei mercati emergenti all’opportunità tematica (energia pulita, acqua, agricoltura).
Fase 2- Gli ETF come veicolo efficiente per ottimizzare l’esposizione al mercato. Quindi, dopo aver appieno compreso i vantaggi degli ETF, i clienti si rendono conto dell’opportunità di rendere più efficienti i propri investimenti, riuscendo ad unire questi vantaggi, con trasparenza, costi e liquidità.
Fase 3 – Gli ETF come veicolo efficiente per ottenere Alpha e Beta. Il lancio degli ETF attivi, in grado di unire i vantaggi della strategia alpha con l’efficienza degli ETF quale struttura, è iniziato negli USA solo negli anni scorsi. Un numero sempre crescente di gestori indipendenti sta ora cercando di applicare questo approccio di investimento attivo agli ETF.

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