Top Advisor (Pictet AM): il concorso visto con gli occhi dei partecipanti

INTERVISTA DOPPIA A UN PF E UNO STUDENTE – Nuovo appuntamento con le interviste ai partecipanti di Top Advisor, il concorso di gestione organizzato da Pictet AM in collaborazione con Fida. A circa un mese e mezzo dal secondo giro di boa, uno studente operativo nella categoria “privati”, Filippo Tanzi, e un promotore finanziario di Finanza & Futuro Banca, Felice Gregori, raccontano la loro esperienza e condividono critiche e consigli sul concorso.


Nelle foto qui sotto Filippo Tanzi (a sinistra) e Felice Gregori (a destra)

 

1 – N
ome, provenienza, professione?

F.T. – Filippo Tanzi, Parma, Studente di Economia e Management presso università degli studi di Parma.
F.G. – Felice Gregori, ex bancario (32 anni in banca), promotore finanziario da due anni

2 – Come ha conosciuto il concorso Top Advisor e cosa l’ha spinta a partecipare? 
F.T. – Sono venuto a conoscenza del Concorso nel novembre del 2013 tramite un amico il quale mi ha spinto ad iscrivermi. Nonostante il concorso fosse già avviato mi sono registrato, un po’ per sfida personale un po’ per vedere quanto sarei riuscito a guadagnare.
F.G. – Tramite e-mail e inserzioni pubblicitarie nonché attraverso il sito Pictet. Ho partecipato per vedere cosa sarei riuscito a fare con un portafoglio di un cliente virtuale, anche se lo immagino come se fosse reale.

4- Cosa pensa del concorso? Critiche o suggerimenti per la prossima edizione?
F.T. – Ritengo Top Advisor un validissimo concorso che, nonostante sia solo alla seconda edizione, ha già fatto passi da gigante rispetto alla prima versione. Innanzitutto, non viene più valutata la performance assoluta, ma l’Information Ratio, facendo incidere così il rischio dei fondi detenuti. Inoltre con l’aggiunta delle commissioni sugli Switch e delle tasse, il concorso è diventato più veritiero. Ritengo giusto questo cambiamento in quanto Pictet offre un portafoglio prodotti composto da fondi comuni di investimento a medio/lungo termine, adatti all’investitore medio più incline a detenere fondi piuttosto che a fare speculazione finanziaria.
F.G. – Il concorso è divertente ed è una palestra dove allenarsi. Riscontro però a volte delle difficoltà nell’accesso al sito e al profilo del portafoglio.

5 – Ritiene sia utile ai fini di una maggiore diffusione della cultura finanziaria?
F.T. – E’ un’opportunità per far conoscere a chi partecipa il funzionamento dei mercati finanziari, e attraverso valutazioni più complesse rispetto ad una semplice valutazione di risultato si va a sottolineare come il risultato ottenuto sia legato al rischio intrapreso.
F.G. – E’ un sito prevalentemente dedicato e frequentato dagli “addetti del settore” o appassionati. Non credo sia questo il sistema migliore per diffondere efficacemente una cultura finanziaria anche se per chi è iscritto è senz’altro utile.

6 – Gestire un portafoglio fittizio è molto diverso da gestire soldi veri…
F.T. – Sicuramente gestire soldi veri porta a prendersi meno rischi e ad entrare sul mercato più cauti. Di sicuro se dovessi gestire dei fondi mi limiterei a sceglierne 3 invece che 5, numero con cui avrei già una buona riduzione di rischio, di cui 2 azionari e uno obbligazionario.
F.G. – Sto gestendo il portafoglio come se fosse di un cliente vero: ho ipotizzato un cliente che vuole una gestione “spinta”, con un controllo del rischio efficace. Utilizzando il sistema “4Time” a supporto sto verificando che è molto utile per la scelta delle strategie.

7 – Quali prodotti sta privilegiando e perché?
F.T. – Sto privilegiando l’azionario che rappresenta circa l’80% del mio portafoglio prodotti, ho deciso di mantenermi prevalentemente sull’euro optando solo per un fondo in dollari.
F.G. – Sto privilegiando prodotti equity dell’area Asia-pacifico, perché sono convinto che oggi la crescita economica non può che passare attraverso quei Paesi. Il recupero del dollaso Usa mi sta dando una mano per ottenere queste performance.

8 – Conosceva già i fondi di Pictet AM?
F.T. – Conoscevo solo alcuni fondi Pictet come Globalmegatrend e Generics, sicuramente non sapevo ci fosse una cosi ampia scelta di fondi.
F.G. – Sì, in quanto ho partecipato diverse volte ai roadshow di Pictet

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