Cambi, 4 trilioni di $ di scambi al giorno

È quanto emerge dall’indagine triennale pubblicata oggi dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (Bank of International Settlement, BiS) e a cui hanno partecipato 53 banche centrali e autorità monetarie di tutto il mondo.

Secondo i risultati dell’indagine, il dollaro continua a fare la parte del leone anche se la sua quota totale è scesa all’84,9% del totale dall’85,6% di tre anni fa (e dall’89,9% del 2001), mentre l’euro è salito dal 37 al 39,1% e lo yen dal 17,2% al 19%. Perde invece quota la sterlina che ora incide per il 12,9% contro il 14,9% dell’aprile 2007. Da ricordare che poiché ogni transazione prevede lo scambio di due valute, il totale in percentuale è pari al 200% anziché al 100%.

Fra le valute dei paesi emergenti si distinguono la lira turca (dallo 0,2% allo 0,7%) e il won coreano (dall’1,2% all’1,5%). A livello di distribuzione geografica, la parte del leone continuano a farlo le banche inglesi che sono responsabili per il 37% del volume globale seguite dagli istituti negli Stati Uniti con il 18% e a seguire Giappone (6%), Singapore (5%), Svizzera (5%), Hong Kong (5%) e Australia (4%). Rispetto all’indagine di tre anni fa, il Giappone ha recuperato il terzo posto mentre Singapore ha scavalcato la Svizzera. In termini di dollari, i maggiori aumenti in termini di attività di trading sono stati registrati nel Regno Unito (371 miliardi), Stati Uniti (159 miliardi), Giappone (62 miliardi) e Hong Kong (57 miliardi).

Nel corso dell’ultimo triennio è cambiata significativamente anche la partecipazione alle attività di trading sui mercati dei cambi delle istituzioni finanziarie che non rientrano nella categoria tradizionale delle banche. Sotto l’ombrello “altre istituzioni finanziarie”, la BiS raggruppa fondi di investimento, fondi pensionistici, hedge funds, compagnie assicurative ma anche banche centrali: nel complesso questa categoria ha visto crescere le proprie attività del 42% nel corso degli ultimi tre anni e ora è protagonista attiva di scambi quotidiani per 1900 miliardi di dollari al giorno contro i 1300 dell’aprile 2007. Le attività di scambio con valute straniera rappresentano infine il 65% del totale mentre il rimanente 35% vede il passaggio tra due controparti di somme in valuta locale.

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