I beni di Madoff all’asta a Manhattan

L’asta degli oggetti appartenuti a Bernard Madoff era nella top ten degli eventi dell’anno a New York. E considerando il risultato, 2 milioni di dollari raccolti che saranno in parte usati per risarcire le vittime della truffa del secolo, vien da pensare che l’architetto della frode da 65 miliardi di dollari, condannato a 150 anni di carcere, avesse un discreto numero di fan. Poco importa che finora i suoi parenti si siano “dissociati” e abbiano addirittura deciso di cambiare cognome. Certo, il pianoforte che stava nel soggiorno dell’appartamento di Manhattan (battuto per 42.000 dollari) non sarà la Large Coca Cola di Andy Warhol e il set di mutande e calzini (non usati, battuti per 1.700 dollari) non sarà il Matisse “da record” comprato qualche tempo fa da Larry Gagosian, ma l’anello di fidanzamento di Ruth Madoff, con tanto di diamante da 15,5 carati ha sicuramente il suo perché (ed è stato comprato per 550.000 dollari). L’asta è stata un successo. Tutto quello che si trovava nel lussuoso appartamento nell’Upper East Side di Manhattan e nella villa sulla spiaggia di Montauk, agli Hamptons è andato a ruba. Centinaia di acquirenti hanno affollato la sala dello Sheraton Hotel and Towers sulla Seventh Avenue di Manhattan e oltre mille persone hanno presentato offerte online. Per qualcuno è stata l’occasione per fare un buon affare, per qualcun altro un modo per portare a casa un pezzo di storia. «Volevo comprare un pianoforte, l’avrei comprato comunque, quindi perché non questo che ha anche un passato?» ha detto John Rodger e per altri è stato un modo per fare giustizia.

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