Bernanke: per ora niente quantitative easing

 L’attesa è finita. A Jackson Hole, il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke non fa alcun cenno a ulteriori piani di “quantitative easing”, ossia di riacquisto di titoli di stato, pur anticipando che la riunione di fine settembre della banca centrale americana è stata estesa a due giorni, il 20 e il 21, per dare modo di approfondire la discussione circa i pro e i contro di eventuali ulteriori misure a sostegno dell’economia.
Tutto ancora da decidere dunque, e se Bernanke ha aggiunto che al momento è difficile giudicare in che modo la debolezza delle Borse, lo scontro al Congresso sul tetto del debito e la crisi dei periferici europei abbiano inciso sulla ripresa economica, lo stesso banchiere centrale ha ribadito che la Fed continua ad attendersi una “moderata ripresa” in via di progressivo rafforzamento.  Infine Bernanke si è tolto un sassolino dalla scarpa, criticando apertamente il Congresso e sottolineando come il recente scontro tra i “falchi” dei due schieramenti sull’innalzamento del tetto del debito e sulle misure per ricondurre la spesa pubblica sotto controllo possano aver danneggiato l’economia statunitense.  

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