Quanto può valere Anima sgr? Il responso degli esperti

MASSE GESTITE E RACCOLTA PER VALUTARE ANIMA SGR – L’avvio del processo di studio e preparazione dell’ipo che dovrebbe portare in Borsa prima della prossima estate Anima sgr (qui la notizia), ha riacceso l’interesse degli investitori per le metriche alla base della valutazione dei gruppi di asset management. Metriche che in caso di quotazione nella sostanza si basano su un paio di elementi, come confermano a BLUERATING due analisti italiani: le masse gestite (e la loro composizione) e la raccolta netta. Il tutto fatto salvo l’attesa per eventuali eventi straordinari come possibili nuovi condoni fiscali per esempio legati a un accordo tra Italia e Svizzera che potrebbe far riemergere, entro un paio d’anni, fino a 180 miliardi di patrimoni detenuti all’estero e finora non dichiarati al fisco da residenti italiani.

I NUMERI DEI CONCORRENTI TRICOLORI
– Se nel caso di gestori tradizionali le valutazioni in termini di capitalizzazione oscillano tra usualmente tra l’1,5% e il 3% delle masse gestite, per quanto riguarda la raccolta netta si oscilla a seconda dei casi tra le 2 e le 4 volte, con qualche eccezione proprio nel caso dei titoli italiani. Anima sgr poteva vantare a fine novembre su masse gestite per circa 46 miliardi contro i 45,5 miliardi di Mediolanum e i 22,8 miliardi di Azimut. Sempre nei primi 11 mesi del 2013 il gruppo registrava una raccolta netta complessiva di poco più di 3,27 miliardi, contro i 3,34 miliardi circa di Mediolanum e i 3,2 miliardi di Azimut (dati relativi all’intero 2013 per le due società quotate).

MULTIPLI ELEVATI A PIAZZA AFFARI
Mediolanum al momento con 5 miliardi di capitalizzazione vale circa 1,5 volta la raccolta netta 2013 ossia quasi l’11% delle masse gestite, mentre Azimut con 3,1 miliardi di capitalizzazione è valutata poco meno di una volta la raccolta netta 2013 ma anche il 13,6% delle masse gestite. Se Anima sgr dovesse aver ulteriormente migliorato i propri dati da qui al momento del debutto potrebbe ottenere valutazioni attorno alle 1,5-1,8 volte la raccolta netta degli ultimi 12 mesi ovvero al 12%-13% delle masse gestite, per una capitalizzazione tra i 4 e i 5 miliardi. Da notare tuttavia come secondo alcuni analisti le valutazioni dei titoli del risparmio gestito italiano scontano sia la peculiarità dei modelli di business societari, sia il rally delle quotazioni che ha investito tutto il comparto finanziario tricolore da oltre un anno.

CONCORRENTI ESTERI PIU’ A BUON MERCATO
– Se infatti si guarda alle valutazioni espresse dai grandi gruppi internazionali non è difficile trovare numeri meno “tirati”: l’americana Franklin Resources (poco meno di 36,5 miliardi di dollari di capitalizzazione), cui fanno capo i fondi Franklin Templeton, ha chiuso il 2013 con masse gestite per 879,1 miliardi, l’inglese Schroders (capitalizzazione pari a 6,977 miliardi di sterline) amministra circa 257 miliardi di sterline, la svizzera Gam Holding (cui fanno capo i fondi a marchio Julius Baer e Gam) vanta 123,2 miliardi di dollari di masse gestite a fronte di una capitalizzazione attorno ai 2,85 miliardi di franchi svizzeri (circa 3,14 miliardi di dollari). Fatti due conti per i maggiori listini mondiali Templeton vale il 4,15% delle sue masse, Schroders il 2,71%, Gam non arriva al 2,55%.

UNA MEDIA TRA GLI ESTREMI – Se questo dovesse valere anche per Anima sgr la capitalizzazione oscillerebbe tra 1,2 e 2 miliardi, numeri fin troppo modesti probabilmente, visto che già nell’ottobre 2010 le due società da cui è nata l’attuale Anima sgr (Prisma sgr e Anima sgr) erano state valute rispettivamente 646 e 413 milioni di euro per complessivi 1,059 miliardi. Non è dunque da escludere si arrivi a una media tra questi estremi (italiani e stranieri) con una capitalizzazione che a quel punto potrebbe oscillare tra i 2 e i 4 miliardi di euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!