La Bank of England non tocca i tassi, occhio alla Bce

LA BANK OF ENGLAND NON MUOVE I TASSI – Mentre si moltiplicano i segnali di come la crisi russo-ucraina stia iniziando a pesare sulla già stentata e asimmetrica crescita economica europea, la Bank of England nella riunione odierna ha deciso di mantenere invariati i tassi sulla sterlina allo 0,5%, come da attese, confermando altresì i limiti del programma di quantitative easing (già esaurito da mesi).

ATTESA PER LA CONFERENZA DI MARIO DRAGHI -L’attesa si sposta ora sulla Bce, non tanto perché ci si attendano nuove ribassi del costo del denaro (i tassi sono visti fermi dalla totalità degli analisti), quanto perché Mario Draghi nella successiva conferenza stampa potrebbe ulteriormente dettagliare le caratteristiche delle Tltro che dovrebbero da settembre fornire fino a mille miliardi di euro di liquidità a basso costo (per quanto “condizionata”) alle banche del vecchio continente, che in queste settimane stanno affrontando le verifiche legate all’Asset quality review (Aqr) della stessa Bce. Possibile inoltre l’annuncio “ufficiale” del lancio di un vero e proprio quantitative easing (acquisto di bond e/o crediti cartolarizzati), sempre a partire dal prossimo autunno.

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