CARIGE COLA A PICCO IN BORSA – Nonostante il Cda di Banca Carige abbia già ieri pomeriggio deliberato all’unanimità, dopo gli annunci di Bce e Banca d’Italia in merito all’adeguatezza dei patrimoni delle principali banche europee tra cui l’istituto ligure, un aumento di capitale “non inferiore a 500 milioni di euro” e di voler presentare a breve alla stessa Bce una serie di iniziative tra cui la ricapitalizzazione, il responso di Piazza Affari è pesantissimo: titolo che non riesce ad aprire e prezzi teorici in calo del 17,7% a 7,65 centesimi per azione (1,65 centesimi a titolo meno della chiusura di venerdì scorso).
MEDIOBANCA GARANTIRA’ FINO A 650 MILIONI – Per l’aumento di capitale Banca Carige ha fatto sapere di aver già acquisito l’impegno di Mediobanca “a pre-garantire, in qualità di global coordinator e bookrunner, fino a 650 milioni l’integrale sottoscrizione delle azioni rivenienti dall’operazione”, qualora tale maggiore importo venisse ritenuto necessario ai fini della validazione da parte della Bce. Un importo che risulterebbe dunque superiore a quello finora ipotizzato dagli analisti (Equita Sim parlava di possibile aumento fino a 600 milioni di euro) ma che probabilmente non escluderebbe la necessità di una futura aggregazione di Banca Carige in altri gruppi.
APOLLO PRENDE TEMPO SULLE ASSICURAZIONI – Mancherebbero comunque all’appello, poco meno di 165 milioni di euro per rispettare i requisiti minimi richiesti dopo l’esercizio condotto da Eurotower. Per questo il Cda sta valutando la “dismissione delle attività del gruppo operanti nel comparto assicurativo” (che interessano al fondo Apollo Global Management, che però avrebbe chiesto ulteriori garanzie prima di procedere all’acquisto, in particolare sulla stabilità futura dell’istituto e della sua rete distributiva) ma anche “nei settori del private banking e del credito al consumo”. Infine Banca Carige procederà all’acquisto delle quote di minoranza delle banche controllate.