Prese di profitto anche a New York

HIGH-TECH E FINANZARI IN ROSSO A NEW YORK – Apertura di seduta in calo a Wall Street (che per il differente gioco dell’ora legale dal 9 al 27 marzo “apre” un’ora prima del consueto rispetto all’ora di Roma), dove dopo tre quarti d’ora di scambio il Dow Jones cede l’1,23%, l’S&P500 perde lo 0,93% e il Nasdaq è in rosso dell’1,11%. Tra le blue chip americane sembra reggere solo Pfizer, mentre le vendite si concentrano su nomi come United Technologies, Cisco, Intel e American Express.

BOND IN RIPRESA, FRENA IL PETROLIO – I T-bond dal canto loro tornano a recuperare terreno nonostante persista la sensazione che si avvicini il primo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, col rendimento del titolo a 10 anni che cala sul 2,12% e quello a 30 anni sul 2,73%. L’oro oscilla sui 1.168,50 dollari l’oncia, in recupero di altri 2 dollari, l’argento resta sui 15,79 dollari (1 centesimo più dell’ultimo fixing) e il petrolio cala nuovamente sui 49,32 dollari al barile, 68 centesimi sotto l’ultima chiusura.

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