Pressioni climatiche sull’offerta di caffè. Gli obiettivi tecnici del future

A cura di Vontobel Certificati

Nella scorsa settimana si è registrato un modesto recupero per le principali commodity agricole, grazie a un ritorno dei volumi sui mercati di scambio e a un movimento favorevole del dollaro americano. Sebbene detto recupero abbia interessato in maniera indistinta tutte le tipologia di derrate agricole, il bilancio da inizio anno rimane ancora alquanto disomogeneo.

Il settore agricolo è stato quello fra i più colpiti dai ribassi nella prima parte del 2016, a causa di un quadro di debolezza dal punto di vista fondamentale. Anche all’interno del settore agricolo, però, non tutte le risorse hanno scontato la medesima dinamica.

Se da un lato mais e grano sono state le derrate più colpite, con un bilancio da inizio anno rispettivamente del -11,7% e del -20,59%, dall’altro gli investitori in posizione lunga su contratti aventi come sottostante zucchero e caffè hanno ottenuto ritorni a doppia cifra, capaci di battere anche performance di metalli preziosi come oro o platino.

Nel dettaglio, mentre le derrate agricole in senso stretto (mais, frumento, soia) scontano un contesto mondiale di abbondanza di offerta, per il caffè sembra presentarsi, invece, una situazione opposta. In Colombia, secondo produttore al mondo della qualità Arabica, l’associazione locale dei produttori prevede una produzione per l’intero 2016 in contrazione a 14,5 milioni di sacchi, contro i 15 milioni potenziali. Ad incidere sulla revisione al ribasso del target di produzione sono gli effetti legati a “El Niño”, fenomeno che provoca inondazioni nelle aree dell’America Latina. Per la seconda parte dell’anno, inoltre, secondo i meteorologi gli agricoltori dovranno fare i conti anche con il fenomeno opposto, noto come “La Niña”, che potrebbe portare a forte siccità in Brasile, Indonesia e Africa. Anche per la qualità Robusta si potrebbero avere pressioni rialziste sul prezzo, data l’attesa di forti piogge nel Vietnam, primo produttore mondiale di questa categoria.

Il quadro tecnico del future sul caffè riflette quanto esposto per il contesto produttivo mondiale. I mesi estivi sono stati fondamentali per il recupero dei prezzi dai minimi di marzo a 119,40 dollari, trend favorito da un duplice segnale di forza. Il primo generato dalla rottura al rialzo della resistenza dinamica espressa sul daily chart dalla trendline ribassista ottenuta con i top decrescenti del 14 ottobre 2015 e 23 marzo 2016. Successivamente gli investitori hanno tentato di riportare il prezzo del contratto sul livello strategico di area 148,2 dollari, ma lo spunto principale per l’allungo finale di metà agosto è stato fornito dal rimbalzo sulla trendline dinamica espressa dai minimi crescenti del 1 giungo e 17 agosto 2016. Nella seduta di giovedì primo settembre le quotazioni del contratto per consegna a dicembre si sono riportate sopra la soglia psicologica dei 150 dollari. Per l’operatività di medio/lungo termine il livello 148,20 dollari rimane strategico per l’implementazione di strategie rialziste, che avrebbero target finale a 158,54 punti. Apertura di posizioni short solo su violazioni dei 140 dollari, strategia che avrebbe target a 125,50 dollari, con stop posizionato a 153,85 dollari.

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