LE PERQUISIZIONI – Le perquisizioni in atto negli uffici del gruppo Ubi Banca (qui la notizia), “avvengono a seguito di esposti datati 2012 – presentati da Giorgio Jannone ed Elio Lannutti e riferiti principalmente a vicende relative a Ubi Leasing e Ubi Factor – e di un esposto datato luglio 2013 a firma dei consiglieri di sorveglianza Agliardi, Cividini, Gallarati, Resti, Zucchi in merito alla presunta esistenza di patti parasociali non comunicati alle competenti autorità”.
NESSUNA NOVITA’ – La precisazione arriva dalla stessa Ubi Banca, che nel giorno della presentazione dei conti trimestrali (qui per approfondire), è stata travolta dalla notizia di una “visita” delle Fiamme Gialle. In relazione ai fatti oggetto degli esposti, “il gruppo ha già fornito a suo tempo varie risposte e chiarimenti ai competenti organi di vigilanza e non vi sono ad oggi novità o aggiornamenti ulteriori da fornire”, si legge ancora nel comunicato diffuso dall’istituto, che si impegna comunque a “fornire la massima collaborazione alla Guardia di Finanza”.