Promotori, Banca Generali a fianco del FAI nelle Giornate di Primavera 2015

BANCA GENERALI A SOSTEGNO DEL FAI – Banca Generali rinnova anche quest’anno il suo sostegno alla tutela ambientale. La società guidata dall’amministratore delegato Piermario Motta è per la seconda volta main sponsor del Fondo Ambiente Italiano (Fai) nelle Giornate Fai di Primavera. L’appuntamento, che da 23 anni apre le porte delle eccellenze dell’architettura nazionale per avvicinare i cittadini al patrimonio culturale italiano, si terrà quest’anno sabato 21 e domenica 22 marzo (nella foto qui sotto a destra, Villa Balbianello, a Lenno, una delle strutture che saranno visitabili nel corso delle due giornate).

IL COMMENTO DI PIERMARIO MOTTA – “La tutela del nostro patrimonio culturale e artistico rappresenta una responsabilità che siamo orgogliosi di sostenere in un’iniziativa che parla alla gente delle bellezze e dell’eccellenza del nostro Paese”, ha commentato Piermario Motta, amministratore delegato di Banca Generali. “La sensibilità sociale e l’impegno per la cultura sul territorio sono tratti distintivi della nostra realtà; siamo dunque felici di tornare per il secondo anno al fianco delle Giornate FAI di Primavera, in una manifestazione che celebra non solo le meraviglie di luoghi simbolo a disposizione di tutti ma anche la dedizione e la passione dei numerosi volontari coinvolti”.

#Pics4FAI – Quest’anno inoltre, Banca Generali ha dato vita a una vera e propria campagna per condividere e commentare sui social network le meraviglie degli oltre 700 luoghi visitabili in occasione delle due giornate. I visitatori potranno infatti condividere su Facebook, Twitter e Instagram le immagini scattate nei luoghi FAI in tutta Italia utilizzando l’hashtag #Pics4FAI. Lo scatto che otterrà il maggior numero di condivisioni sarà dichiarato vincitore e sarà protagonista della prossima campagna pubblicitaria di Banca Generali per il FAI.

Ecco qui sotto alcune delle aperture più interessanti delle Giornate FAI di Primavera 2015:

* A Roma apertura di Palazzo Chigi, storico palazzo romano costruito del XVI secolo: acquistato dallo Stato italiano nel 1916, è diventato sede del Governo Italiano nel 1961.

* A Milano sarà visibile l’Archivio Storico Ricordi, ospitato presso la Biblioteca Nazionale Braidense e risalente al 1808. Oggi è una delle più importanti raccolte musicali private del mondo con oltre 3.500 partiture dal ‘700 al primo ‘900, circa 15.000 lettere di musicisti e librettisti, oltre 10.000 bozzetti e figurini, più di 9.000 libretti, 4.000 foto d’epoca, manifesti liberty, etc.

* A Bari visita al Complesso di Santa Scolastica e al suo bastione, inaugurato a fine ottobre 2014 quale primo nucleo del nuovo Museo Archeologico Provinciale, imponente struttura difensiva del XVI secolo, vera e propria “porta di ingresso” alla Città Vecchia per chi viene dal mare. Durante le Giornate FAI sarà in anteprima visitabile l’itinerario archeologico ancora in fase di allestimento e di sistemazione.

* A Trieste l’apertura del Faro della Vittoria, alto più di 65 metri e progettato per commemorare i marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale oltre che per guidare la navigazione notturna, permetterà di godere di un’ineguagliabile vista e di conoscere un’importante memoria storica della città.

* A Napoli visita a Nisida, una piccola isola appartenente all’arcipelago delle isole Flegree collegata a Capo Posillipo da un pontile, solitamente inaccessibile in quanto ospita un Istituto Penitenziario Minorile destinato all’accoglienza dei minori sottoposti a provvedimenti di natura sia penale che amministrativa.

* A Genova i Musei di Strada Nuova offrono in occasione delle Giornate FAI l’apertura straordinaria dei depositi di Palazzo Bianco, contenenti pregevoli dipinti di scuola genovese, italiana, fiamminga e olandese che, per esigenze espositive, non hanno trovato posto nelle sale del museo. 

* A Firenze Villa La Quiete (nella foto qui sopra a sinistra), complesso architettonico situato presso la collina di Castello, ai piedi del Monte Morello. Il cuore più antico dell’attuale edificio, che deve il suo nome a un affresco di Giovanni da San Giovanni intitolato La Quiete che pacifica i venti (1632), fu eretto in epoca medievale e successivamente sviluppato nel periodo mediceo.

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